Il Tar del Lazio conferma la sanzione inflitta dall’Antitrust a Google più di un anno fa (maggio 2021). L’accusa era (ed è) quella di abuso di posizione dominante, come ormai sempre più spesso sta accadendo a Big G a livello mondiale.
100 milioni di euro, questa la cifra della maximulta inflitta alle società Google LLC, Google Italia e Alphabet Inc. erano state accusate di aver ostacolato la pubblicazione dell’app JuicePass sviluppata da Enel X sulla piattaforma Android Auto. Secondo le Autorità, per favorire la propria app Google Maps.
Il ricorso di Google
“Siamo rispettosamente in disaccordo con la decisione dell’Agcm, esamineremo la documentazione e valuteremo i prossimi passi”, aveva affermato un portavoce di Google rispondendo alla sanzione. E poi aveva fatto ricorso.
La sentenza del Tar
Il Tar ha questo ritenuto il ricorso infondato. Nella sentenza si legge che “correttamente l’Agcm ha individuato la posizione dominante di Google nella posizione di mercato dalla stessa assunta, mediante il sistema operativo Android e Googleplay, sul mercato della concessione di licenze per sistemi operativi per dispositivi mobili intelligenti e, attraverso Google Play, nel mercato dei portali di vendita di applicazioni per Android”.
Inoltre, ci sarebbe un aggravante. Non solo l’app di Google sarebbe stata favorita con il comportamento del colosso americano. Ci sarebbe stata anche “l’intenzione di Google di ampliare le funzionalità di Google Maps fino a ricomprendere anche attività attualmente possibili solo attraverso le app aventi ad oggetto la ricarica delle auto elettriche, che evidenziano la sussistenza di un ambito concorrenziale comune tra i due prodotti”, ovvero le funzioni dell’app di Enel.