Nel 2020, i ricavi registrati dal mercato editoriale italiano sono stati in flessione su base annua del 14,6%. Il dato è emerso dal focus bilanci, realizzato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e relativo al periodo 2016-2020.
I dati sui ricavi
Durante il periodo considerato, l’andamento dei ricavi delle imprese editrici registra una riduzione complessiva del 27,2% passando da 4,51 a 3,28 miliardi di euro, con una contrazione media annua del 7,6%.
“Guardando alle diverse tipologie di ricavo del mercato italiano, i proventi editoriali rappresentano il 40,1%, seguiti dai ricavi pubblicitari per il 29,2% e da quelli attribuibili all’editoria libraria che pesano per il 14,4%”, spiega l’Autorità.
La crisi ha colpito soprattutto gli introiti pubblicitari, i quali sono scesi del 30,1% nel quinquennio, mentre, guardando solo all’ultimo anno, tutti e tre i comparti principali (ricavi editoriali, ricavi pubblicitari e ricavi da editoria libraria) registrano una perdita complessiva pari al 13,1%.
Inoltre, considerando il decennio 2010-2020, i ricavi sono più che dimezzati (-52,4%), passando da circa 6,2 a meno di 3 miliardi di euro.
Anche l’occupazione cala
Secondo quanto riportato da AGCOM, per quanto riguarda l’occupazione nel settore, gli addetti si sono ridotti di oltre 2.000 unità (-11,4%), passando da un totale di 13.000 nel 2016 a 11.000 nel 2020.
Articolo di I.M.