Il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, è tornato a parlare della situazione attuale del mondo dell’editoria, ulteriormente aggravatasi con la crisi dovuta all’emergenza sanitaria.
“Il sistema editoriale, che è complesso, aveva delle enormi criticità prima ma poi con la pandemia e con l’intera crisi socio economica le ha accelerate, come è accaduto all’intero sistema economico italiano”.
Durante l’intervista rilasciata a Italpress, Moles ha voluto chiarire che “dietro questa merce delicatissima in realtà c’è un elemento molto importante: la notizia. La buona informazione è alla base di qualsiasi regime democratico, altrimenti viene meno la possibilità di ognuno di noi di essere correttamente informato”.
Per questo il sottosegretario ribadisce che il suo dovere, imposto dalla carica, “è sostenere e garantire tutta l’editoria, nessuno escluso, anche con particolare attenzione ai livelli occupazionali. Il mio compito deve svolgersi su due binari: il sostegno immediato e accompagnare nella transizione la più ampia parte della filiera”. Le due tipologie di intervento, le prime a breve termine e le seconde pensate a lungo periodo, sono alla base dell’idea di sostegno del sottosegretario.
Passando ai sostegni veri e propri, Moles ha spiegato che “è stato licenziato definitivamente il Sostegni bis, all’interno del quale ci sono una serie di misure per la gran parte dell’intera filiera editoriale”. Infatti, il Decreto Legge 25 maggio 2021 n. 73 (c.d. “Sostegni-bis) all’articolo 67 contiene “Misure urgenti a sostegno della filiera della stampa e investimenti pubblicitari”.
Con il provvedimento, il governo ha aumentato l’importo del Fondo per il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari. Inoltre, ha riaperto – dal 1° e il 30 settembre 2021 – la possibilità di presentare la comunicazione telematica di prenotazione del credito (scaduta il 31 marzo scorso).
“Ho cercato di dare una prima risposta nell’immediatezza e man mano che riusciremo a uscire dalla crisi economica tutte le imprese che sono riuscite a sopravvivere potranno utilizzare il medio periodo per adeguarsi al nuovo mondo e per questo c’è il PNRR”. Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dipenderà una buona parte della ripresa economica del Paese, compreso il settore dell’informazione e dell’editoria.
Sul tema della direttiva sul Copyright il sottosegretario, nell’ottica del recepimento a breve termine, ha dichiarato di avere “una serie di ipotesi che sottoporrò ai ministri interessati e a Draghi. La sfida è mettere insieme i mondi che sembrano in contrasto attraverso una rimodulazione del loro valore”.