Nel documento bipartisan del 9 marzo scorso, redatto dai componenti la Commissione Cultura della Camera, si chiede di recepire le indicazioni del Parlamento già approvate all’unanimità nella risoluzione della Commissione del maggio 2020.
L’ appello, sottoscritto da quasi tutte le forze politiche – Luigi Casciello, Forza Italia, Federico Mollicone, Fratelli d’Italia, Daniele Belotti, Lega, Flavia Piccoli Nardelli e Paolo Lattanzio, Partito Democratico Gabriele Toccafondi, Italia Viva, Gianluca Vacca, Movimento 5 Stelle – e indirizzato al sottosegretario con delega all’editoria Giuseppe Moles, è stato riportato dalla agenzia giornalistica AgCult.
“Le aziende editoriali – evidenziano i deputati della VII commissione – sono investite da una crisi strutturale iniziata nel 2009 dovuta alla riduzione dei ricavi, sia da pubblicità sia da diffusione, che la pandemia ha ulteriormente acuito. Queste stesse aziende si trovano davanti alla necessità di investire per la transizione verso il digitale al fine di evitare chiusure di testate che impatterebbero sul pluralismo dell’informazione e sulla qualità stessa della democrazia e poter competere con gli ‘Over the top’ per superare l’aspetto ancora irrisolto del cosiddetto ‘value gap’ ovvero la presenza di un disallineamento nella distribuzione del valore estraibile dai prodotti digitali tra soggetti che creano i contenuti e soggetti che guidano i processi e i meccanismi attraverso i quali i prodotti vengono distribuiti nei mercati digitali”.
Per queste ragioni, i firmatari sollecitano l’inserimento nel prossimo “Dl Sostegno” – in via di approvazione da parte del Governo Draghi – la previsione di un credito di imposta per la distribuzione per garantire un sostegno alla tiratura e alla capillarità della diffusione della stampa in tutta Italia; un’agevolazione IVA al fine di prevedere, anche nel 2021, l’applicazione dell’imposta sul commercio di quotidiani e di periodici secondo il medesimo regime applicato nel 2020, in relazione al numero di copie consegnate spedite; il sostegno a nuove iniziative editoriali.
Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, inoltre, scrivono i deputati: “E’ necessario inserire una componente specifica relativa al progetto ‘Editoria 5.0’ per il pluralismo e la qualità dell’informazione, contrastando la chiusura di molte imprese editoriali e il rischio di desertificazione del panorama dell’informazione, specificando in particolare linee di intervento per l’istituzione di un Fondo straordinario per interventi a sostegno dell’innovazione dell’editoria, per favorire l’assunzione di giornalisti e il ricambio generazionale, per il sostegno alla domanda con incentivi agli abbonamenti, per l’informatizzazione delle edicole, per la consegna a domicilio dei giornali”.
“Auspichiamo – si legge nel documento – di veder inseriti nel prossimo “Dl Sostegno” e nel Pnrr, le misure sopra richiamate e approvate nella risoluzione della Commissione Cultura del maggio 2020, quanto mai necessarie per dare respiro ad un settore che ha perso nel solo 2020 più di 600 milioni di euro”.
“Lanciamo un appello al sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles – concludono i firmatari – affinché recepisca le indicazioni del Parlamento e salvaguardi migliaia di posti di lavoro, aziende e il diritto dei cittadini a informarsi liberamente”.