Nella riunione del Consiglio dei Ministri n. 50 del 13 Ottobre 2017, è stato presentato un Decreto-Legge, in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che riguarda, tra gli altri provvedimenti, le modalità per le imprese e i lavoratori autonomi per accedere al credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali (per parte del 2017 e per tutto il 2018) effettuati sulla stampa quotidiana e periodica e radio e TV locali, in attuazione dell’articolo 57/bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, conv. in Legge 21 giugno 2017, n. 96 (la c.d. Manovrina 2017).
La novità contenuta nel provvedimento citato è l’estensione del “bonus” anche alla pubblicità pubblicata sui giornali online.
Il credito di imposta potrà essere utilizzato sugli investimenti incrementali oltre l’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’importo, che potrà essere conteggiato già dagli acquisti incrementali realizzati nel 2017, potrà essere decurtato fino ad una quota del 75% e raggiungere il 90% nel caso in cui l’investimento sia fatto da PMI, micro imprese e startup.
Un risultato importante raggiunto dall’USPI a favore di tutta l’editoria periodica in generale e in particolare per l’online, che per la prima volta potrà godere di uno strumento di incentivazione alle vendite tale da portare una sicura crescita e un sostegno alla ripresa economica del settore.
Un sentito apprezzamento va all’opera del Governo e in particolare al Ministro Lotti, per la sensibilità dimostrata verso le proposte USPI.
LE CIFRE DEL PROVVEDIMENTO
Per il 2018 il fondo è stato stabilito in 62,5 milioni di euro, e gli oneri saranno recuperati da una corrispondente riduzione del “Fondo per il pluralismo e l’innovazione della informazione”.
Come già noto, a seguito di pressanti richieste delle organizzazioni di categoria il Governo ha stabilito di rendere attivi gli sgravi anche per il 2017, solo per il periodo dal 24 giugno al 31 dicembre 2017. Per tale periodo la capienza del fondo è stata stabilita in 20 milioni di euro.
Seguiranno ulteriori informazioni dopo l’avvenuta pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.