Con un fatturato pari a 3,439 miliardi di euro l’editoria italiana segna una crescita del +1,1% rispetto al 2022. Emerge dal Rapporto sull’editoria 2024 dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che analizza il mercato editoriale dell’intero anno 2023 e i primi 6 mesi del 2024.
Nonostante l’apparente crescita, i dati del 2024 rivelano un elemento di stagnazione visibile nelle vendite della grande distribuzione, dell’online e della narrazione che diminuiscono del -0,1% (675,8 milioni di euro).
La sfida italiana in un futuro instabile
“Dopo il balzo del 2021, l’editoria fatica a crescere. Se consideriamo l’inflazione, stiamo perdendo terreno. Anche il numero di copie vendute è in calo e il settore ha visto una riduzione di 100 milioni di euro in risorse pubbliche negli ultimi due anni”, afferma Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE.
Il cambiamento del settore nel periodo post-covid e l’avvento dell’Intelligenza Artificiale ha aggiunto instabilità nel periodo politico già difficile che l’Italia e il mondo sta vivendo.
Per quanto riguarda le vendite del 2024, invece, assistiamo a una riduzione di 900 mila copie (il totale venduto è di 46,1 milioni di copie) rispetto all’anno precedente.
In generale, anche con le difficoltà riscontrate nel Rapporto AIE, il settore editoriale dell’Italia gode generalmente di buona salute, posizionandosi al 4° posto in Europa e 6° in tutto il mondo.
Articolo di T.S.