Il Programma strategico “Decennio digitale” della Commissione europea prevede che, entro il 2030, tutte le aree Ue siano connesse tramite reti ad alta velocità.
Come raggiungere questo obiettivo? Il Convegno organizzato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e dal Politecnico di Milano ha provato a rispondere a questa domanda.
L’evento, dedicato precisamente al tema dello sviluppo del 5G nel Mediterraneo, si è tenuto a Milano lo scorso 11 novembre e ha ospitato relatori di diverse nazionalità.
Innovazione e risparmio
Secondo quanto dimostrato dai casi studio presentati al Convegno, il dispiegamento totale della rete 5G, insieme a una progettazione delle infrastrutture orientata alla sostenibilità, potrebbero portare a consistenti risparmi e a un’elevata efficienza energetica per i Paesi Ue.
Infatti, la tecnologia 5G, dopo aver subìto un rallentamento, è tornata al centro dello sviluppo tecnologico. In particolare, sta già favorendo la crescita della banda larga e delle reti in aree come porti, aeroporti, infrastrutture industriali e corridoi di trasporto.
È fondamentale, quindi, “permettere a Paesi profondamente diversi tra loro, ma uniti da sfide comuni, di raggiungere un buon livello di connettività, favorendone lo sviluppo economico, anche grazie alle reti mobili di ultima generazione”, ha concluso Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM.