USPI: “Lo Stato si faccia garante del pluralismo”.
Il Sottosegretario all’editoria è tornato sulla presentazione degli Stati Generali del 25 marzo scorso e ha pubblicato un post sul suo profilo facebook:
«Voglio dedicare un ringraziamento speciale al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. – ha scritto Crimi – La sua presenza questa mattina alla cerimonia di apertura degli “Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria” ha un significato particolare. Su temi cruciali come libertà di stampa, qualità dell’informazione e dignità dei lavoratori, il Governo c’è e non lascia nessuno indietro. Siamo al fianco dei cittadini, che da tempo si vedono negare il diritto ad un’informazione libera e prodotti editoriali di qualità. E siamo al fianco dei lavoratori che operano nel settore, troppo spesso sottopagati e senza tutele -come i giornalisti, spesso minacciati da querele temerarie a scopo intimidatorio- o lasciati a fare i conti da soli con una crisi devastante, come gli edicolanti, costretti a chiudere un’attività dopo l’altra».
«I 4 miliardi di euro di contributi pubblici – ha continuato il Sottosegretario – che lo Stato ha riconosciuto agli editori negli ultimi 15 anni non sono serviti ad assicurarci un sistema moderno e forte. È chiaro dunque che occorre intervenire, con una riforma profonda che possa trasformare questo sistema, rendendolo finalmente innovativo, al passo con i cambiamenti e in grado di competere sui mercati. Dopo 10 anni trascorsi a parlare di Stati Generali senza mai tradurli in fatti, c’è finalmente un Governo che li sta realizzando. Auspico che le proposte e le idee che raccoglieremo in questi mesi di confronti e dibattiti pubblici con tutte le categorie interessate possano tramutarsi presto in proposte di legge concrete ed efficaci. Lavoriamo insieme e guardiamo al futuro, senza pregiudizi, per costruire un’editoria dei cittadini».
«Ringrazio inoltre il Capo Dipartimento Ferruccio Sepe – ha, poi, concluso – per aver moderato la tavola rotonda che ha dato avvio ai lavori, e i diversi rappresentanti dell’informazione e dell’editoria italiana che sono intervenuti».
Crimi ha definito gli Stati Generali dell’editoria come un percorso a tappe: «Un percorso che parte dai cittadini e si chiude con i cittadini per restituire un’informazione corretta, libera e trasparente».
Vito Crimi ha spiegato che ci saranno 5 aree tematiche e 4 giornate principali nel percorso propedeutico a quello legislativo. Le aree tematiche sono: agenzie di stampa, giornalisti, editoria, mercato e cittadini. Entro aprile tutti i cittadini potranno fare proposte sul sito del Dipartimento editoria. A maggio i primi incontri tematici. A giugno il confronto pubblico in una due giorni a Torino. In estate il governo farà la sintesi per presentare al parlamento i disegni di legge a settembre.
L’USPI, a propria volta, ha ribadito l’importanza che lo Stato si faccia garante del pluralismo. Segnaliamo (e ringraziamo) il preciso articolo del sito Giornalistitalia.it dal titolo, appunto, “Uspi: ‘Lo Stato si faccia garante del pluralismo’” per la puntuale e esaustiva ripresa dell’intervento di Francesco Saverio Vetere, Segretario generale USPI, alla giornata inaugurale degli Stati Generali.
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