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USA, tra la crisi dei giornali locali e i nuovi reporter

Negli USA è in atto una vera e propria ecatombe dei giornali locali. Secondo il New York Times, le testate giornalistiche che hanno chiuso sono poco meno di 3mila in 20 anni. La California ha perso 524 testate, solo Los Angeles 104. 

Secondo uno studio della Northwestern University, dal 2005 l’America ha perso i due terzi della forza lavoro giornalistica, con una media di 2,5 giornali a settimana che chiudono i battenti.

L’aspetto più preoccupante, però, è più recente e più grave. Esiste un nuovo trend di testate dette “fantasma” che utilizzano unicamente l’intelligenza artificiale (IA), si fanno spazio e sostituiscono soprattutto i giornali locali. L’IA sostituisce il lavoro umano del tutto: scrive, impagina, stampa e dissemina le notizie anche su internet. In apparenza la testata sopravvive, ma è svuotata interamente dei giornalisti.

Le notizie vengono ricevute da banche di dati centrali e, grazie ad algoritmi custom made, vengono elaborate e pubblicate senza alcun aiuto umano. 

Si tratta di una rivoluzione per tutto il settore e fa particolare effetto che sia così rilevante in un Paese come gli USA, in cui le testate locali hanno sempre avuto un ruolo di “watch dogs”, ovvero di controllo della politica e l’amministrazione.

I reporter si reinventano

In questa crisi profonda del settore c’è qualche barlume di speranza. La voglia di lavorare dei reporter li stimola a non arrendersi alle incombenze e a rinnovarsi. Nuove testate digitali nascono negli Stati Uniti sotto forma di start-up. Le nuove attività di news vengono create sotto forma di non profit.

Una nuova start up digitale chiamata Axios, nata sei anni fa, ha avuto uno straordinario successo nazionale e ha già cominciato a produrre edizioni digitali locali seguendo il modello di “controlled circulation”. Dopo appena cinque anni dalla sua nascita è stata venduta alla Cox Media per 550 milioni di dollari e dà lavoro a 500 giornalisti. 

Allo stesso tempo nuove testate, sempre digitali, hanno trovato nuovi piani pubblicitari per continuare ad esistere, soprattutto nel sud del Paese.

Per ora i reporter provano a resistere alle concrete minacce e incursioni dell’intelligenza artificiale.

A.V.

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