USA, arriva tecnologia per aiutare giornalisti a identificare deepfake

Per contrastare la disinformazione generata dall’IA, in particolare quella relativa alle presidenziali americane, l’associazione no profit TrueMedia.org ha lanciato una tecnologia in grado di identificare i deepfake in oltre il 90% dei casi.

Lo strumento, che utilizza un modello basato sulla tecnologia di IA precedentemente non disponibile per l’uso pubblico, è gratuito e disponibile per giornalisti, fact-checker, funzionari governativi, università e organizzazioni no profit.

Cosa permette di fare?

Il deepfake detector permette agli utenti registrati di inserire collegamenti da TikTok, X, Mastodon, YouTube, Reddit, Instagram, Google Drive o Facebook per verificare possibili manipolazioni di determinati contenuti. 

Ad esempio, utilizzando tale strumento è venuto alla luce che la foto che ritrae l’arresto di Donald Trump e quella del Presidente Joe Biden in tenuta militare dopo l’attacco di un drone su una base statunitense al confine tra Giordania e Siria sono dei deepfake.

Gli scopi

L’iniziativa è volta a contrastare l’aumento della manipolazione e della falsificazione di immagini, video e audio dovuto alla diffusione dell’IA generativa.

“Volevamo mettere questo strumento nelle mani delle redazioni giornalistiche di tutta l’America – grandi e piccole, che coprono le elezioni locali e nazionali – per aiutarle a identificare e fermare la proliferazione dei deepfake”, ha dichiarato Oren Etzioni, fondatore di TrueMedia.org.

Articolo di E.S.