È stato approvato il nuovo Regolamento sulla trasparenza della pubblicità politica da parte del Consiglio europeo.
La sua adozione farà in modo che i cittadini possano riconoscere facilmente la pubblicità politica e chi la sostiene. Con le nuove norme, l’Ue intende garantire una politica il più trasparente possibile, senza ingerenze straniere o manipolazioni dell’opinione pubblica.
I punti principali del Regolamento
Soprattutto a ridosso delle elezioni europee previste per giugno 2024, la possibilità per i cittadini di avere un quadro politico il più chiaro e trasparente possibile è una prerogativa fondamentale.
Per questo, il nuovo Regolamento Ue si basa su princìpi che affondano le loro radici nei concetti di libertà di parola, di opinione e nella tutela delle scelte consapevoli e informate.
Le nuove norme riguardano elezioni, referendum o processi legislativi e non pregiudicano lo svolgimento di campagne politiche o la diffusione di messaggi di pubblicità politica.
Tuttavia, ci sono dei punti fondamentali da rispettare. Secondo le norme:
- “i messaggi di pubblicità politica devono essere messi a disposizione con un’etichetta di trasparenza e un avviso di trasparenza facilmente reperibile. Devono identificare chiaramente come tali i messaggi di pubblicità politica e fornire alcune informazioni chiave al riguardo, tra cui il loro sponsor, l’elezione o il referendum cui sono collegati, gli importi pagati e qualsiasi utilizzo di tecniche di targeting;
- il targeting della pubblicità politica online sarà consentito solo a condizioni rigorose. I dati devono essere raccolti presso l’interessato e possono essere utilizzati solo previo consenso espresso separatamente e in modo esplicito dall’interessato al loro utilizzo a fini di pubblicità politica. Categorie particolari di dati personali, come i dati che rivelano l’origine razziale o etnica o le opinioni politiche, non possono essere utilizzate per la profilazione;
- al fine di impedire le ingerenze straniere, sarà imposto un divieto sulla prestazione di servizi pubblicitari agli sponsor di paesi terzi tre mesi prima di un’elezione o di un referendum”.
Il regolamento entrerà in vigore il 31 marzo 2024. Le sue disposizioni saranno poi applicate dopo 18 mesi, nell’autunno 2025.
Articolo di T.S.