Qualche mese fa è stato pubblicato uno studio che cercava di rispondere alla domanda: “Quanto contribuiscono gli Over The Top (OTT) al mercato delle reti di telecomunicazioni fisse e mobili in Europa?”. La risposta del report realizzato da Axon Partners per Etno (European Telecommunications Network Operators Association), l’associazione europea delle telco è stata “poco o nulla”.
Parlando di numeri, secondo lo studio, negli ultimi dieci anni gli operatori di rete hanno investito oltre 500 miliardi di euro nello sviluppo delle loro reti di telecomunicazioni fisse e mobili in Europa. Le Big Tech (Meta, Google, Apple, Amazon, Microsoft, Netflix), che su quelle stesse reti generano oltre il 55% del traffico totale, hanno contribuito molto poco al loro finanziamento. Sempre stando ai dati della ricerca, l’attività delle Big Tech costa a oggi fino a 36-40 miliardi di euro all’anno agli operatori europei.
L’Ue interviene
Ecco perché sette Paesi membri Ue (Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia) hanno scritto una lettera alla Commissione Ue. La richiesta è quella di avviare un dibattito pubblico sulle “relazioni tra operatori di telecomunicazioni e fornitori di piattaforme”.
La risposta del commissario per il Mercato interno della Commissione europea, Thierry Breton, non si è fatta attendere. Nella prima metà del 2023 si svolgerà un'”ampia consultazione” sull’eventuale contributo delle aziende tecnologiche ai costi delle reti di telecomunicazioni.