Tornano i giornali nei bar, alberghi e parrucchieri: le nuove disposizioni del governo

Nella proroga al 31 luglio varata l’altra notte dal governo, si riconfermano delle misure di prevenzione e contenimento, ma arriva anche qualche allentamento per provare a ritornare a una normalità ormai persa da mesi. 

La novità è che si potrà tornare a sfogliare riviste e quotidiani in alcuni esercizi pubblici, abitudine bandita sin dal principio dell’emergenza sanitaria per motivi di igiene. 

“È consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani”.

È quanto si legge nella disciplina di comportamento in locali pubblici e privati: ristoranti, circoli culturali e ricreativi, strutture termali, attività ricettive alberghiere e non alberghiere, servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, tatuatori e piercers, centri abbronzatura e centri massaggi), uffici aperti al pubblico di proprietà pubblica e privati, studi professionali, servizi amministrativi e agenzie che prevedono accesso di utenti. 

Nelle nuove disposizioni è prevista inoltre l’immediata sanificazione di tutte le riviste e i giornali prima che vengano sfogliate da qualcun altro. Operazione in ogni caso complicata considerato il materiale di cui sono fatti questi prodotti. 

Nelle nuove linee guida del governo è comunque chiarito che tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche “devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale”. 

Un altro piccolo passo per tornare alla normalità e alla quotidianità da mesi persa e ormai quasi dimenticata, seppur con tutte le misure di sicurezza da rispettare e continuando a prestare la massima attenzione. 

Il calo delle vendite dei quotidiani e delle riviste durante il periodo di lockdown è stato considerevole e questa decisione giunge in un momento in cui sicuramente il settore ha bisogno di ricominciare a respirare per non collassare.