Social Media

Threads, il successo in Italia lento e graduale

Il 28 ottobre 2022, il multimiliardario Elon Musk ha acquistato il social network Twitter, ribattezzandolo X. Ha licenziato buona parte del suo staff e l’ha riempito di algoritmi, pubblicità e abbonamenti a pagamento per niente graditi al suo pubblico. 

La soluzione? Scappare.

Threads e gli altri

Tra i siti alternativi spicca sulle prime BlueSky, presentato innanzitutto come “alternativa” a Twitter. Un social immediatamente riconoscibile, con un sistema che strizza da subito l’occhio a Twitter. Oppure Mastodon, sistema indipendente e decentralizzato, ma troppo ostico per piacere alle masse. Ma alla fine del 2023 una nuova via di fuga si fa avanti: Threads

Threads – termine inglese per dire fili, in riferimento alla natura intricata della comunicazione social – è stato presentato come un analogo di Twitter, o X, collegato alla piattaforma Instagram di Mark Zuckerberg. La struttura del social, come Mastodon e BlueSky, riprende i parametri conosciuti attraverso Twitter. Post brevi (il limite è cinquecento caratteri), profili essenziali, condivisione e apprezzamento. Ci sono gli hashtag, anche se si applicano diversamente: si possono incorporare anche intere frasi al loro interno, ma è possibile inserirne solamente uno a post. 

Ha cominciato a diffondersi a luglio, e pur inizialmente popolare tra gli utenti di Instagram, ha lentamente visto un calo di popolarità nel pubblico statunitense. 

Solo a dicembre, tuttavia, è arrivato in Italia. 

Il successo di Threads in Italia

La diffusione a macchia d’olio di Threads nel nostro Paese è un fenomeno lento, graduale e divertente – si vedono gli amici e i contatti di altri social che lo fanno, si decide di seguirli, e dal nulla ci si trova dinnanzi ad amici vecchi e nuovi con cui fare conversazione. Con un profilo pulito e nuovo di zecca, da costruire seguendo le proprie aspirazioni.

La popolarità di Threads è legata al suo social media “fratello”. Basta avere un account di Instagram e collegarlo, ed eccovi qua. Ulteriormente, Threads non è semplicemente un “ricalco” di X (Twitter) che ne riprende le forme, ma combina vari aspetti conosciuti dei social di Zuckerberg – Facebook e Instagram – e li presenta in maniera immediatamente riconoscibile. C’è maggiore personalità, a causa della vicinanza a due social più intimi, e riconoscibilità. L’idea di reinventarsi daccapo coinvolge molti utenti della rete, lanciandoli in uno “spazio sociale” ancora intonso.

Per ora il fascino di Threads si ferma qui: presentarsi e ricominciare daccapo. Rimane da chiedersi se il fascino di questo nuovo sistema sarà duraturo, e renderà possibile creare engagement come Facebook e Instagram. E soprattutto se sarà per le sue doti, o l’inevitabile caduta di Twitter. 

M.F.Z.

uspi

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