Anche la Svizzera si aggiunge alla lista di Paesi Ue che impongono ai servizi di streaming di investire nella produzione cinematografica locale.
Tramite referendum, infatti, il Paese elvetico ha approvato la cosiddetta “Lex Netflix”. La nuova normativa impone ai servizi di streaming di investire il 4% del loro fatturato nella produzione cinematografica svizzera. Da diversi anni le stesse tv nazionali hanno lo stesso obbligo.
In parole povere, le varie piattaforme OTT, attive sul territorio elvetico, dovranno anche garantire che i film o le serie di produzione europea rappresentino almeno il 30% dei contenuti disponibili in Svizzera, come nell’Ue.
“Questo risultato sottolinea l’importanza culturale del cinema nel paese”, ha commentato in conferenza stampa il ministro dell’interno svizzero, Alain Berset.
Anche nel nostro Paese i servizi di streaming investono già una parte dei loro ricavi in contenuti europei e produzioni locali. In Italia, infatti, i servizi di video on demand devono destinare almeno il 20% del proprio reddito netto alla produzione europea.
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