È sotto gli occhi di tutti come il Covid e l’emergenza abbiano portato ad un calo dei consumi in svariati settori, ma alcuni segmenti del comparto Entertainment & Media hanno registrato crescite anche significative. Lo studio ‘Global E&M Outlook 2020-2024’ di PwC ha analizzato la situazione in vari settori, compreso quello dei media e afferma che nel 2020 si assisterà al calo più drastico dei ricavi globali del settore Entertainment & Media degli ultimi 21 anni, con una riduzione del 5,6% rispetto al 2019 (ossia oltre 120 miliardi di dollari in termini assoluti).
Ma c’è una notizia positiva. La previsione quinquennale di PwC descrive una netta ripresa, che prenderà avvio dal prossimo anno, realizzandosi completamente nel 2024. Negli ultimi anni, è cresciuto costantemente il bisogno di media e entertainment e durante il periodo di lockdown la necessità di mantenersi connessi e informati a toccato picchi importanti, ecco perché lo studio prevede che già nel 2021 la spesa nel settore crescerà del 6,4%, e dal 2020 al 2024 ipotizza una crescita complessiva dei ricavi che viaggerà a un tasso di crescita annuale composto del +2,8%.
“È evidente che il Covid ha accelerato la transizione dei consumatori verso il consumo digitale e ha innescato cambiamenti dirompenti, sia positivi sia negativi, in molte forme di media. Tuttavia, è altrettanto chiaro come i punti di forza sottostanti del settore E&M e l’attrattiva per i consumatori rimangano più forti che mai”, ha commentato Werner Ballhaus, global entertainment & media industry Leader PwC. “Se, da un lato, saranno ancora molte le sfide che le imprese del settore dovranno affrontare man mano che la pandemia verrà superata, d’altro canto la migrazione digitale promossa dalla pandemia stessa genererà anche delle opportunità in tutti i segmenti, e non solo in quelli che hanno fino ad oggi beneficiato del suo impatto”.
Crescerà anche il mercato pubblicitario, dopo il lungo e drastico calo registrato durante i mesi di lockdown, calo che proseguirà (come analizzato da altri studi) per tutto l’arco del 2020, ma con una ripresa a partire dal 2021. La situazione di chiusura e i forti cambiamenti nelle abitudini quotidiane verificatesi nei primi mesi del 2020 hanno accelerato e amplificato la rivoluzione digitale che già era in atto, consolidando molti settori sull’online.
Questo cambiamento e migrazione sul web hanno modificato anche l’utilizzo dei device: smartphone e smart speaker vanno per la maggiore, a livello globale i primi sono i dispositivi maggiormente utilizzati dai consumatori per accedere a internet a livello globale.
Per quanto riguarda giornali e periodici cartacei, il calo iniziato qualche anno fa si è accentuato in questo 2020 a livello globale. I ricavi complessivi sono scesi di oltre il -14%. La carta lascia sempre più campo al digitale, che infatti ha resistito meglio durante questo 2020, ma che addirittura vivrà, secondo lo studio, un punto di svolta nel 2023. Infatti i periodici vedranno i propri ricavi globali generati dalla pubblicità digitale superare quelli della pubblicità su carta stampata.