Entro metà novembre, la Commissione europea attende risposte da parte di SnapChat, TikTok e YouTube in relazione ai loro algoritmi. Come funzionano, che contenuti raccomandano e quanto si sa del loro funzionamento?
In un’altra mossa diretta relativa ai social media, la Commissione europea stringe su 3 dei principali social media in uso al momento. Entro il 15 novembre, infatti, tutti e tre i canali dovranno fare rapporto alla Commissione rispondendo alle loro richieste e chiarendo il loro funzionamento.
TikTok, in particolare, viene invitata a chiarire sulle sue misure contro la manipolazione. Il canale di micro-video è stato spesso utilizzato in modo manipolatorio per divulgare opinioni, pareri politici ed elettorali. Dovrà dunque chiarire quali sono le misure che si stanno mettendo in atto per porre fine a tale fenomeno.
SnapChat e YouTube ricevono invece richieste simili, più legate all’algoritmo in sé e per sé. Si parla sempre di contenuti di ambito politico, legati alle elezioni, ma anche di promozione di abitudini negative, come l’uso di droghe. Fonte di preoccupazione è anche l’apparizione di contenuti di odio bigotto: sessuale, etnico, di orientamento.
Le dichiarazioni attese dovranno quindi riguardare questi contenuti, allo scopo di proteggere i giovani e limitare la diffusione di contenuti violenti e crudeli.
M.F.Z.
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