Con l’approssimarsi delle future elezioni presidenziali statunitensi del 2020, i vari social continuano ad assumere “policy” differenti in tema di pubblicità politiche.
Il tema del “fact-checking”, applicato alle inserzioni politiche che vengono commissionate sui diversi social network, continua ad essere un argomento sempre in primo piano negli Stati Uniti, essendo oramai sempre più vicina la scadenza delle prossime elezioni presidenziali.
Ultimo protagonista a prendere posizione sulla questione è stato Evan Spiegel, ceo di Snapchat e cofondatore dell’app del fantasmino, il quale, parlando con la Cnbc, ha detto che la sua società verifica, con un team dedicato, tutte le inserzioni politiche.
“Sottoponiamo tutte le pubblicità, comprese quelle politiche, a una revisione”, ha dichiarato Spiegel. “Quello che stiamo cercando di fare è creare uno spazio sulla nostra piattaforma per la pubblicità politica. Visto che siamo in grado di raggiungere molti giovani elettori, alcuni al primo voto, vogliamo che siano in grado di prendere parte alla conversazione politica. Ma senza permettere alla disinformazione di insinuarsi”.
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