L’Aula di Palazzo Madama nella seduta n. 175 del 16 dicembre scorso – con 157 voti favorevoli, 108 contrari e nessun astenuto – ha approvato il maxiemendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2020.
La manovra economica 2020 approvata dall’Aula del Senato passa ora alla Camera dove dovrebbe essere “blindata” data la scarsità di tempo per la sua approvazione definitiva. Tante le misure per la cultura contenute nel maxi emendamento: dal Bonus cultura ai fondi per le fondazioni culturali, dalle risorse per il personale Mibact alla promozione della lingua italiana nel mondo. E una serie di medi-piccoli finanziamenti a eventi, ricorrenze e interventi di riqualificazione e restauro di monumenti e luoghi storici.
Pur in mancanza di un testo completo e coeso della Legge di bilancio 2020, che si avrà solo nei prossimi giorni, vediamo di riassumere le varie norme che riguardano specificamente il settore editoriale.
DIFFERIMENTO DEL TAGLIO DEI CONTRIBUTI DIRETTI
“In previsione di una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell’informazione, che tenga conto anche delle nuove modalità di fruizione dell’informazione da parte dei cittadini”, il taglio ai contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici è differito di dodici mesi. Sono conseguentemente differite le riduzioni applicabili alla contribuzione diretta, di cui all’articolo 2, comma 1, lettere a), b) e c) del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, previste dalla precedente Legge di stabilità – articolo 1, comma 810 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 – che sanciva la progressiva riduzione (-20 per cento della differenza tra l’importo spettante e 500.000 euro fin da quest’anno) fino alla abolizione totale (anno 2022) dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici.
FONDO PER STUDENTI E ISTITUZIONI SCOLASTICHE DESTINATO ALL’ACQUISTO DI ABBONAMENTI ANCHE IN FORMATO DIGITALE
A decorrere dal 2020, alle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, che acquistano uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, è attribuito un contributo fino al 90 per cento della spesa sostenuta entro l’anno precedente. Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri emanerà annualmente un bando per l’assegnazione del contributo, che non potrà superare i 20 milioni di euro.
Alle istituzioni scolastiche statali e paritarie che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolti ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado, è attribuito un contributo fino al 90 per cento della spesa per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.
Gli studenti censiti nell’anagrafe nazionale degli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie che partecipano a programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi nell’ambito dell’istituzione scolastica di appartenenza possono concorrere, per il tramite delle medesime istituzioni scolastiche, all’assegnazione di un contributo per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani o periodici, anche in formato digitale, accessibile mediante piattaforma di erogazione voucher in forma virtuale associata alla Carta dello studente.
CREDITO D’IMPOSTA PER LE EDICOLE
Per l’anno 2020, in deroga all’articolo 1, comma 806, ultimo periodo, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, il credito d’imposta di cui ai commi da 806 a 809 del medesimo articolo 1 della legge n. 145 del 2018 è riconosciuto agli esercenti attività commerciali non esclusivi, come individuati dall’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170, anche nei casi in cui la predetta attività commerciale non rappresenti l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel comune di riferimento. L’agevolazione è riconosciuta prioritariamente agli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.
CONFERMA A TEMPO DEL FINANZIAMENTO A RADIO RADICALE
Per l’espletamento del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari è autorizzata la spesa fino a un massimo di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022. Fino all’espletamento della procedura di affidamento di detto servizio, indetta dal Ministero dello sviluppo economico e da completare entro il 30 aprile 2020, è prorogato il regime convenzionale con il Centro di produzione Spa, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 11 luglio 1998, n. 224. Decorso tale termine il regime convenzionale con il Centro di produzione Spa si intende risolto di diritto salvo che a tale data la procedura non sia stata ancora conclusa.
MISURE PER IL PREPENSIONAMENTO DI GIORNALISTI
In arrivo 7 milioni di euro per il 2020 e 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2027 per sostenere il prepensionamento dei giornalisti professionisti iscritti all’Inpgi dipendenti di quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale.
Nel nuovo testo sul prepensionamento di giornalisti e poligrafici, nonché sui giornalisti degli Uffici Stampa pubblici sembra sparita l’ipotesi di assumere anche non giornalisti nel rapporto di 1 ogni 2 prepensionamenti.
Risorse dal 2020 al 2023 anche per il prepensionamento dei poligrafici con almeno 35 anni di contributi.
SALTATO LO SCUDO ANTI-COMMISSARIAMENTO DELL’INPGI
Non è stato, invece, approvato l’emendamento finalizzato a spostare al 30 giugno prossimo il commissariamento dell’INPGI. Riscontriamo in verità delle voci secondo le quali la norma sullo slittamento dei termini di validità dello scudo anti-commissariamento dell’INPGI potrebbe trovare collocamento nel prossimo decreto Milleproroghe. Uno slittamento che consentirebbe di mettere a fuoco le iniziative per il salvataggio dell’istituto, prima fra tutte la confluenza nell’INPGI della platea dei comunicatori. Tale ipotesi – che trova le forti resistenze da parte di molti comunicatori – era oggetto di un emendamento alla manovra, poi cassato in quanto mancante delle necessarie coperture finanziarie.
Sono previste varie misure per sostenere la cultura:
LINGUA E CULTURA ITALIANA ALL’ESTERO
Stanziati 6 milioni di contributi per la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero per il 2020, 2021 e 2022. In particolare 1 milione l’anno viene stanziato per i Comitati degli italiani all’estero, 500 mila per il Consiglio generale degli italiani all’estero e altri 500 mila per il sostegno degli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana all’estero.
BONUS CULTURA PER DICIOTTENNI
Rinnovata anche per il 2020 la 18App, il bonus cultura per i ragazzi che compiranno 18 anni l’anno prossimo. Ancora da definire l’importo nominale a disposizione dei neodiciottenni anche se il ministro Dario Franceschini ha detto che il contributo sarà compreso tra 300 e 500 euro per ogni ragazzo e che al momento sono in corso le verifiche per capire l’impatto della misura nel prossimo anno. Le risorse sono state ridotte di 80 milioni di euro rispetto allo stanziamento a disposizione l’anno scorso. Nello specifico, spiega il documento preparato dal governo, “nel 2020, è assegnata, nell’anno del compimento del diciottesimo anno e nel rispetto del limite massimo di spesa 160 milioni di euro per l’anno 2020, una Carta elettronica, utilizzabile per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera”.
Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge, con un decreto ministeriale del Mibact, saranno definiti gli importi nominali da assegnare nel rispetto del limite di spesa e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta.
FONDO PER LE RADIO UNIVERSITARIE
Allo scopo di garantire un servizio di trasmissione radiofonica universitaria, anche attraverso lo strumento della convenzione da stipulare a seguito di gara pubblica, i cui criteri saranno definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, è iscritto nello stato di previsione del medesimo Ministero un Fondo, denominato “Antonio Megalizzi”, con uno stanziamento pari a 1 milione di euro per l’anno 2020.
ENTI E FONDAZIONI CULTURALI
I finanziamenti destinati alle fondazioni, associazioni e agli altri enti che fanno capo al ministero dei Beni culturali sono incrementati di 6,5 milioni di euro per il 2020 per sostenere “le attività di ricerca, innovazione e formazione e per incentivare la promozione e la fruizione del patrimonio culturale”. Fondi anche per il Festival dei due mondi di Spoleto, per la Biennale di Venezia, per la Triennale di Milano e la Quadriennale di Roma.
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