Dati sull’editoria, ancora cali su ricavi e diffusione, meglio l’online del cartaceo

Dati contrastanti quelli del settore editoriale italiano e mondiale presentati dall’Area Studi Mediobanca nell’indagine sull’editoria, edizione 2019.

L’industria dell’informazione infatti, dopo il crollo che sembra essere irrefrenabile, ha registrato un giro d’affari che vale 111 miliardi di euro, -3,4% rispetto al 2017, ma ben il -13,2% negli ultimi 5 anni (rispetto quindi al 2014).

Per quanto concerne la raccolta pubblicitaria, l’unico dato in positivo è quello che riguarda l’online, con un +24,8%, mentre i cartacei faticano di più a raccogliere inserzioni, calando del -28,9% rispetto al 2014.

Quinquennio difficile anche per la diffusione, che cala drasticamente per i cartacei, con i ricavi al -7,4% e ma anche in questo caso l’online fa numeri positivi: +104,5%. La diffusione totale (carta + digitale) è aumentata dell’1% rispetto al 2017, del 2,5% rispetto al 2014.

Da questi dati si evince che la fonte principale dei ricavi del settore sono i proventi da diffusione (53,1% del totale nel 2018), mentre in generale, la maggior parte delle vendite riguarda ancora i cartacei, che nel 2018 hanno registrato l’86,5% del giro d’affari mondiale (era il 91,7% nel 2014), nonostante gli ottimi risultati in crescita dei giornali digitali.

La diffusione cartacea non cessa la sua ininterrotta decrescita che, nel 2018, segna un ulteriore -240mila copie al giorno (-8,6% sul 2017 e -32,3% sul 2014) e si attesta intorno alle 2,5 milioni di copie. Il digitale invece, registra, nel 2018, circa 380 mila copie in aumento del 13% rispetto al 2017.
Oggi la diffusione dei quotidiani italiani rappresenta lo 0,4% di quella mondiale. I prezzi dei quotidiani italiani sono più bassi rispetto a quelli europei.

Logicamente, l’ingente calo delle vendite si riflette sull’occupazione che tra il 2014 e il 2018 vede la perdita di 2.540 posti di lavoro. Nel 2018 l’occupazione si attesta a 11.053 dipendenti (-14,1% sul 2014 e -3,9% sul 2017) e i giornalisti rappresentano il 35,4% del totale (erano il 37,2% nel 2014). Nel periodo 2014-2018 i maggiori gruppi editoriali italiani hanno registrato perdite per 678 milioni di euro.

Infine, nel report, il confronto Italia-Francia-Germania-UK registra la Germania come unico Stato in positivo per crescita del giro d’affari e occupazionale nel 2018-17. L’Italia, insieme al Regno Unito è nelle ultime posizioni per fatturato, e insieme alla Francia, è in coda per quanto riguarda il numero di dipendenti.

Irene Vitale

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