“Immuni” è il nome che è stato deciso per l’app scelta per il tracciamento dei contagi in Italia. Il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha firmato oggi l’ordinanza con cui dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons, la quale si occuperà anche degli aggiornamenti necessari nel corso dei mesi.
Bending Sppons è una società fondata da 5 ragazzi italiani, over 30 ma under 40, nel 2013 a Copenaghen, che vede all’opera un team internazionale composto da oltre 150 persone “che sviluppa app utilizzate da milioni di persone in tutto il mondo”. L’azienda dal 2014 è tornata in Italia, a Milano.
L’app, che sarà testata in una versione pilota disponibile per alcune Regioni, sarà “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza“, ha spiegato il commissario Arcuri aggiungendo poi: “Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”.
Ripetiamo che l’app sarà scaricabile su base volontaria, ma è importante comprendere che sarà inutile se non verrà scaricata e utilizzata da almeno il 60% degli italiani, impresa ardua. Ovviamente un’app non ci salverà dalla pandemia, ma è un primo passo per entrare più consapevoli nella fase due che dovrebbe aprirsi a breve. Per tornare tutti a una vita quantomeno simile a quella che facevamo fino a qualche settimana fa, è necessario l’impegno e la responsabilizzazione di tutti, di ogni singolo cittadino e questa app fa parte di un percorso che dobbiamo intraprendere insieme, come Paese.
Immuni avrà due funzioni: tracciare i contatti tramite bluetooth e tenere un quadro clinico (una specie di diario) delle condizioni di salute di ogni cittadino per tenere sotto controllo il più possibile la diffusione del virus durante i prossimi mesi. Come chiesto anche dall’UE l’app rispetterà la privacy di ogni cittadino e non utilizzerà i dati personali sulla salute di ognuno se non per questo periodo di emergenza, per tornare alla normalità in attesa del vaccino.
L’utilizzo del Bluetooth permetterà il sistema di tracciamento dei contatti, poiché, grazie a questo metodo standard, economico e sicuro si possono scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio e quindi si potrà rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro e ripercorrere a ritroso tutti gli incontri di una persona risultata positiva al Covid-19, così da poter rintracciare e isolare i potenziali contagiati. L’app, inoltre, conserva sul dispositivo di ciascun cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino.
L’altra funzione di Immuni, invece, è un diario clinico contenente tutte le informazioni più rilevanti del singolo utente (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci) e che dovrebbe essere aggiornato tutti i giorni con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute proprio per tutelare al meglio se stessi e gli altri con cui veniamo a contatto.
“Sono molto orgoglioso della passione, abnegazione e competenza dei nostri ingegneri, scienziati e di tutto il team Immuni. Abbiamo fatto, e faremo, del nostro meglio”, commenta Luca Ferrari, AD di Bending Spoons. L’azienda, inoltre, ricorda che “la Presidenza del Consiglio dei Ministri è il licenziatario dell’uso del prodotto. Bending Spoons agisce completamente gratuitamente, finanziando autonomamente i propri costi e non ricevendo alcun corrispettivo per il suo impegno”.