La Commissione accoglie con favore l’approvazione di norme aggiornate adatte all’era digitale.
Voto contrario dell’Italia insieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo.
il Consiglio dell’Unione europea, in data 15 aprile 2019, ha dato il via libera alla nuova direttiva sul diritto d’autore, che apporterà benefici concreti ai cittadini, ai settori creativi, alla stampa, ai ricercatori, agli educatori e agli istituti di tutela del patrimonio culturale.
La riforma – rende noto un Comunicato stampa della stessa Commissione europea – adeguerà le norme sul diritto d’autore al mondo attuale, in cui i servizi di musica in streaming, le piattaforme di video on demand, gli aggregatori di notizie e le piattaforme di contenuti caricati dagli utenti sono diventati i principali punti di accesso alle opere creative e agli articoli di stampa. La riforma è stata proposta dalla Commissione nel settembre 2016 e votata dal Parlamento europeo nel marzo 2019.
Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato: «Con l’accordo odierno adeguiamo le norme sul diritto d’autore all’era digitale. L’Europa disporrà ora di regole chiare che garantiscono una remunerazione equa diritto d’autore rappresenta l’elemento mancante per quanto riguarda il completamento del mercato unico digitale in Europa».
La nuova direttiva – prosegue il comunicato – promuoverà un giornalismo di alta qualità nell’UE e offrirà una migliore protezione agli autori e agli artisti interpreti o esecutori europei. Gli utenti beneficeranno di nuove norme che consentiranno loro di caricare legalmente sulle piattaforme contenuti protetti dal diritto d’autore. Potranno inoltre godere della protezione rafforzata che viene garantita alla libertà di espressione quando caricano video con contenuti appartenenti a un titolare dei diritti, come avviene ad esempio con i meme o con le parodie.
La direttiva sul diritto d’autore rientra in una iniziativa più ampia volta ad adeguare le norme dell’UE sul diritto d’autore all’era digitale. Oggi gli Stati membri dell’UE hanno finalmente adottato anche nuove norme grazie alle quali per le emittenti europee sarà più semplice rendere disponibili oltre frontiera alcuni programmi sui loro servizi online. Inoltre dal 1° aprile 2018 gli europei che acquistano o si abbonano a film, trasmissioni sportive, musica, e-book e giochi nel proprio Stato membro d’origine possono accedere a questi contenuti anche quando viaggiano o soggiornano temporaneamente in un altro paese dell’UE.
Prossime tappe
Una volta che la direttiva sarà stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, gli Stati membri disporranno di 24 mesi per recepirla nella legislazione nazionale. La nuova normativa sul diritto d’autore e le nuove norme che agevolano l’accesso transfrontaliero a contenuti televisivi e radiofonici online saranno formalmente firmate mercoledì 17 aprile al Parlamento europeo a Strasburgo.
Contesto
Nel settembre 2016 la Commissione europea ha proposto di aggiornare le norme dell’UE sul diritto d’autore al fine di promuovere e diffondere la cultura europea nel quadro della strategia per il mercato unico digitale. Questa riforma aggiorna norme dell’UE che risalgono al 2001, epoca in cui non c’erano né social media né video on demand, nessun museo digitalizzava le proprie collezioni d’arte e nessun insegnante proponeva corsi online.
Dalle indagini della Commissione nel 2016 è emerso che il 57% degli utenti di Internet ha consultato articoli di stampa mediante social network, aggregatori di informazioni o motori di ricerca. Il 47% di questi utenti ha letto estratti compilati da questi siti senza cliccare su nessun link. La stessa tendenza è stata osservata per l’industria della musica e del cinema: il 49% degli utenti di Internet nell’UE ha avuto accesso a contenuti musicali o audiovisivi online, il 40% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha guardato la TV online almeno una volta alla settimana. Da allora questa tendenza è aumentata vertiginosamente.
La posizione dell’Italia
L’Italia (con Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo) ha votato contro la nuova direttiva sul diritto d’autore. Mentre si sono astenuti Slovenia, Estonia e Belgio.
Il pensiero del governo italiano è stato espresso dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Vito Crimi, intervenendo, il 17 aprile scorso, alla presentazione dei risultati della prima indagine conoscitiva Agcom sull’informazione locale (con focus sulla Lombardia), organizzata dal Corecom Lombardia.
Queste le sue motivazioni:
«Pagheremo presto le conseguenze (di questo voto, ndr) e a pagare sarà soprattutto l’editoria locale. Non andavano semplicemente chiesti “quattro soldi” alle piattaforme online, ma il vero bene ad essere richiesto avrebbero dovuto essere i dati».
«Corretto remunerare il diritto d’autore – ha spiegato Crimi – ma qual è l’oro che ha in mano Google? Sono i dati». Ecco perché, secondo il sottosegretario, le piattaforme «andavano obbligate a fornire dati sugli utenti che guardano le notizie» così da «consentire agli editori di mettersi in condizione di parità sugli strumenti di profilazione per attrarre investimenti pubblicitari».
«Il rischio ora è che si sancisca per legge la superiorità degli Ott, – ha concluso il sottosegretario – mettendo nelle loro mani lo strumento legislativo con cui decidere quali editori veicolare sui loro canali e quali no».
Ulteriori informazioni
– Dichiarazione congiunta: Riforma del diritto d’autore: la Commissione accoglie con soddisfazione il voto del Parlamento europeo a favore di norme aggiornate adatte all’era digitale.
– Dichiarazione congiunta: la Commissione accoglie con soddisfazione il voto del Parlamento europeo sulle nuove norme che agevolano l’accesso transfrontaliero a contenuti televisivi e radiofonici online.
– Comunicato stampa: la Commissione propone norme moderne sul diritto d’autore nell’UE per la promozione e la circolazione della cultura europea.
– Scheda informativa sul diritto d’autore.
– Scheda informativa: come l’UE sostiene il cinema e il settore audiovisivo.
(Foto in alto: Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea – da wikipedia.org – Autore, Nikolay Doychinov (EU2018BG) – licenza CC BY 2.0)
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