Rete unica e 5G: i due punti chiave per la ripartenza dell’Italia

Prosegue lo sviluppo della rete unica, con l’implementazione delle infrastrutture e delle reti. Progetto che sarà fondamentale per la ripartenza dell’Italia dopo la crisi economico-sanitaria provocata dal Covid-19.

“Un grande progetto è quello della rete unica, una società di reti e di tecnologie che consenta alle imprese e ai cittadini una connessione rapida e certa” e che permetta “servizi innovativi alle imprese” con i quali “sviluppare tecnologie di frontiera da implementare nei nostri sistemi produttivi”. Queste le parole del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

Il progetto rientra in un piano europeo di aiuti per l’innovazione tecnologica, che comprende anche l’ultimatum dell’Ue nei confronti degli Stati membri: bisogna completare l’implementazione delle reti 5G “entro il secondo trimestre del 2021” e “garantire che i rischi identificati” sulla sicurezza “siano adeguatamente mitigati”. 

A scriverlo è stata la Commissione Ue nel suo ultimo rapporto sul 5G pubblicato insieme a una nuova strategia sulla cybersicurezza

I governi nazionali dovrebbero “ridurre al minimo l’esposizione a fornitori ad alto rischio” ed “evitare la dipendenza” da queste aziende, sottolinea l’esecutivo comunitario.

Nel frattempo arriva un’altra notizia: ZTE investirà 1 miliardo di euro in Italia nel prossimo quinquennio, a beneficio della realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture sul 5G. 

Lo ha dichiarato Hu Kun, Presidente Western Europe e AD di ZTE Italia, spiegano che per l’azienda è fondamentale avere “fiducia nell’Italia e negli italiani, nella loro capacità di cogliere le opportunità future”.

Pietro Guindani, Presidente di Asstel, ha espresso soddisfazione per l’investimento, e ha sottolineato ancora una volta “come il 5G sia un’occasione da non perdere“.