Rete ultraveloce, collaborazione pubblico-privato per accelerare

È necessario accelerare nella digitalizzazione del Paese.

Il PNRR offre il giusto sostegno economico per avviare i lavori su tutto il territorio nazionale, ma per farlo, secondo Massimo Sarmi, Presidente Asstel-Assotelecomunicazioni, occorre “una collaborazione sinergica tra privato e pubblico. Solo così riusciremo ad accelerare ed estendere le reti ad altissima velocità (VHCN) sull’intero territorio nazionale e promuovere un’ampia gamma di servizi essenziali per il funzionamento del mercato interno e la gestione di funzioni di rilevanza cruciale per la società e l’economia”.

Nel corso dell’audizione con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, nell’ambito delle attività per i Piani di sviluppo delle reti ad altissima velocità del PNRR, Sarmi ha anche affermato che “le imprese della Filiera tlc sono pronte a raccogliere la sfida dell’innovazione, mettendo in campo sui territori servizi concreti per rispondere alle necessità dei cittadini”. 

Il PNRR ha destinato ingenti risorse per la diffusione su scala nazionale delle reti a banda ultra-larga. La progettazione di questi sistemi, è il fondamento “per assicurare la parità di opportunità di lavoro e studio e in prospettiva la coesione sociale, in una economia che si avvia verso la trasformazione digitale dell’industria e dei servizi”.  

L’avanzata la fibra

Nel frattempo, la fibra avanza nelle aree bianche, quelle ancora non coperte. A fine maggio è stata accesa in 2.060 comuni, 329 in più rispetto a dicembre 2020 e 58 in più rispetto a fine marzo. 

A dirlo è la Relazione di Infratel sullo stato di avanzamento dei lavori per portare la banda ultra larga nelle aree bianche di 20 regioni, un piano che coinvolge 6.232 comuni. I comuni collaudati sono 1.086 (409 in più rispetto a dicembre 2020 e 182 rispetto a marzo 2021), 4.494 i cantieri aperti (779 in più rispetto a dicembre 2020 e 242 rispetto a due mesi fa).