Il Regolamento sugli obiettivi, il finanziamento e le regole di accesso al dispositivo europeo è stato approvato con una ampia maggioranza: 582 voti favorevoli, 40 voti contrari e 69 astensioni.
Martedì 9 febbraio sera, il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva il dispositivo per la ripresa e la resilienza per aiutare i paesi UE a far fronte alle conseguenze della pandemia di COVID-19.
Con un bilancio di 672,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, il dispositivo RRF – Recovery and Resilience Facility rappresenta il pilastro del programma per la ripresa Next Generation EU.
Il testo era stato concordato dal Parlamento e dal Consiglio a dicembre 2020.
L’obiettivo del Recovery Found è attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia di coronavirus e rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e di quella digitale. Gli Stati membri stanno preparando i loro piani di ripresa e resilienza (Recovery Plan) entro aprile 2021, che daranno diritto a ricevere fondi nell’ambito dello strumento per la ripresa e la resilienza.
Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU): NextGenerationEU stanzia anche 47,5 miliardi di euro per REACT-EU, una nuova iniziativa che porta avanti e amplia le misure di risposta alla crisi e quelle per il superamento degli effetti della crisi attuate mediante l’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus e l’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus Plus. REACT-EU contribuirà a una ripresa economica verde, digitale e resiliente. I fondi saranno ripartiti tra:
il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
il Fondo sociale europeo (FSE)
il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)
Tali finanziamenti aggiuntivi saranno erogati nel periodo 2021-2022 nel quadro di NextGenerationEU e, già nel 2020, attraverso una revisione mirata dell’attuale quadro finanziario. NextGenerationEU assegnerà anche ulteriori finanziamenti ad altri programmi o fondi europei quali Orizzonte 2020, InvestEU, il Fondo per lo sviluppo rurale o il Fondo per una transizione giusta.
Per ricevere i finanziamenti, i Paesi UE devono incentrare i loro piani nazionali di ripresa su alcune aree politiche chiave, quali la transizione verde e la biodiversità, la trasformazione digitale, la coesione economica, la competitività e la coesione sociale e territoriale. Inoltre, saranno giudicati idonei al finanziamento anche i piani nazionali focalizzati sulla reazione istituzionale all’emergenza, la prevenzione di crisi future, le politiche per giovani e bambini e l’istruzione e lo sviluppo di competenze.
I progetti relativi alle conseguenze economiche e sociali della crisi COVID-19 che hanno avuto inizio a partire dal 1° febbraio 2020 potranno essere finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
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