Integral Ad Science (IAS), leader globale nella qualità dei media digitali, ha pubblicato il suo report “Amplifying Media Quality”. Lo studio rivela come le informazioni false influenzino il settore della pubblicità digitale.
La pubblicità audio in tal senso, categoria in maggiore espansione, è stata al centro del report. Tra le principali evidenze rivelate da IAS, infatti, c’è la pianificazione degli esperti di media di sfruttare le crescenti opportunità di audio digitale. Il 93% di loro afferma che quest’anno utilizzerà la pubblicità audio digitale. In particolare questi annunci audio migliorerebbero sia le prestazioni che il marchio, contribuendo ai risultati pubblicitari complessivi.
Frodi e metriche preoccupano
Tra i 500 esperti intervistati, l’87% ha dichiarato di essere preoccupato per le frodi nel digital audio. Tutti concordano sull’idea che terze parti, in grado di monitorare gli sviluppi, possano risolvere questo problema.
Gli esperti affermano che senza l’intervento di queste terze parti, non sono disposti a investire ulteriormente nella pubblicità audio digitale.
Il 45% degli intervistati ha affermato che sia fondamentale confrontare le performance tra le campagne audio, display e video. In questo senso c’è il problema delle metriche audio. Infatti, meno della metà degli esperti si sente sicura di discuterne con i clienti. I criteri di udibilità non possono essere messi a confronto con quelli di visibilità, il che rende difficile per gli inserzionisti confrontare le performance.
La maggior parte degli esperti (il 73%) concorda sul fatto che acquirenti e venditori debbano evitare attivamente la disinformazione. Nonostante ciò solo il 47% di loro ha riferito che le loro organizzazioni hanno linee guida chiare per quanto riguarda la pubblicità e la disinformazione.