Categories: EditoriaOnline

Privacy: indagine internazionale, utenti on line poco informati

Le informative privacy di siti e app web sono troppo generiche o insufficienti.

Utenti poco informati da siti web e “app”: lo conferma un’indagine sulla gestione dei dati personali in diversi settori di attività. L’esame è stato condotto da ventiquattro Autorità per la protezione dei dati riunite nel Global Privacy Enforcement Network (GPEN), la rete internazionale nata per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di diversi Paesi, di cui fa parte il Garante italiano.
Come riferisce l’Autorità garante per la protezione dei dati personali nel suo comunicato stampa, l’indagine (denominata “sweep”) ha preso in esame siti e app in più settori – vendita al dettaglio, finanza, banche, viaggi, social network, giochi d’azzardo, istruzione, sanità – analizzandone le privacy policy con l’obiettivo di verificare se per gli utenti risulti facile capire quali informazioni vengano raccolte e per quali scopi, e quali siano le modalità per il loro trattamento, utilizzo e condivisione.
La rete internazionale delle Autorità è giunta alle seguenti conclusioni:
– le informative privacy sono tendenzialmente generiche, prive di dettagli, e spesso formulate in modo impreciso;
– la maggior parte dei siti e delle app esaminate non informa gli utenti sull’uso che fa dei loro dati;
– le informative in genere non specificano a chi possono essere comunicati i dati personali raccolti;
– molti soggetti non spiegano agli interessati se e come i loro dati sono protetti, né come e dove sono conservati;
– solo in poco più della metà dei casi l’informativa spiega all’utente come esercitare il diritto di accesso ai propri dati personali.
L’indagine ha evidenziato che alcuni soggetti continuano a utilizzare riferimenti normativi obsoleti, e molti fra quelli che forniscono servizi a livello internazionale non sanno quale sia la normativa applicabile nei singoli Paesi. Inoltre, i siti di e-commerce che rilasciano fatture elettroniche spesso non forniscono alcuna informazione sulla propria attività attraverso il sito web.
Anche il settore bancario, secondo l’analisi delle Autorità, non fornisce adeguate informazioni. La situazione appare migliore in Italia: i siti web delle banche italiane, esaminati a campione dal Garante per la protezione dei dati personali, rispetto a quelli di altri Paesi offrono in generale agli utenti informazioni più adeguate e corrette.

(Foto da flickr.com, safwat sayed)

uspi

Recent Posts

Meloni “Buona festa a tutte le mamme, sono insostituibili”

ROMA (ITALPRESS) - "Forti, determinate, coraggiose, comprensive, amorevoli, in una parola: insostituibili. Grazie alla mia…

12 Maggio 2024

Crosetto “Sono schifato da chi scarica Toti”

ROMA (ITALPRESS) - "Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo,…

12 Maggio 2024

Eurovision, vince la Svizzera con Nemo. Italia settima

ROMA (ITALPRESS) - Lo svizzero Nemo con "The Code" vince l'edizione 2024 di Eurovision Song…

12 Maggio 2024

Il Milan torna a vincere e inguaia il Cagliari

MILANO (ITALPRESS) - Il Milan batte 5-1 il Cagliari a San Siro e ritrova una…

11 Maggio 2024

Colpo Bologna al “Maradona”, Champions ormai a un passo

NAPOLI (ITALPRESS) - E' notte fonda per il Napoli, sconfitto per 2-0 al Maradona da…

11 Maggio 2024

Metro C Roma, sindaco New York visita stazione Colosseo-Fori Imperiali

ROMA (ITALPRESS) - A pochi metri dal Colosseo procedono a ritmi serrati i lavori nel…

11 Maggio 2024