Privacy, il governo prepara il decreto di adeguamento alle disposizioni del nuovo Regolamento europeo

Approvato, in via preliminare, un decreto legislativo di recepimento del General Data Protection Regulation (GDPR): il “Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati” (Regolamento UE 2016/679) che entrerà in vigore il 25 maggio 2018.

L’USPI si sta attivando per trovare soluzioni di sostegno e aiuto agli editori associati per compiere gli atti necessari volti ad adeguarsi alla nuova normativa, sia per la complessità della materia e delle procedure, sia per non incappare in multe salatissime, che possono raggiungere i 20 milioni di euro o il 4% dei ricavi.

A circa un mese e mezzo dalla piena entrata in vigore del nuovo Regolamento Ue sulla ‘Data protection’ (invitiamo gli associati a rileggere attentamente l’articolo pubblicato il 30 marzo scorso su questo Notiziario), il Governo italiano ha fatto il primo passo per mettersi in regola con la normativa europea, recependo nell’ordinamento il testo che sostituirà il codice Privacy oggi in vigore.

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione n. 75 del 21 marzo 2018, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 13 della legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017, n. 163), introduce “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)”.

Giovanni Buttarelli, Garante europeo della protezione dei dati – GEPD (Foto da yuotube.com)

Secondo il dettato del citato articolo 13 della Legge 163/2017, nell’esercizio della delega, il Governo è tenuto a:
– abrogare espressamente le disposizioni del codice in materia di trattamento dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, incompatibili con le disposizioni contenute nel regolamento (UE) 2016/679;
– modificare il codice 196/2003 limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili contenute nel regolamento (UE) 2016/679;
– coordinare le disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati personali con le disposizioni recate dal regolamento (UE) 2016/679;
– prevedere, ove opportuno, il ricorso a specifici provvedimenti attuativi e integrativi adottati dal Garante per la protezione dei dati personali nell’ambito e per le finalità previsti dal regolamento (UE) 2016/679;
– adeguare, nell’ambito delle modifiche al codice di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, il sistema sanzionatorio penale e amministrativo vigente alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 con previsione di sanzioni penali e amministrative efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione delle disposizioni stesse.

Il provvedimento legislativo deve essere emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega (avvenuta il 21 novembre 2017), acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari e del Garante per la protezione dei dati personali.

Ribadiamo che, a far data dal 25 maggio 2018 – data in cui le disposizioni di diritto europeo acquisteranno efficacia – il vigente Codice in materia di protezione dei dai personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sarà abrogato e la nuova disciplina in materia sarà rappresentata principalmente dalle disposizioni del suddetto Regolamento immediatamente applicabili e da quelle recate dal decreto legislativo, volte ad armonizzare l’ordinamento interno al nuovo quadro normativo dell’Unione Europea in tema di tutela della privacy.

L’emanando decreto legislativo (qui una bozza non ufficiale) dovrà passare l’esame definitivo in Consiglio dei ministri ed essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Parlamento europeo, emiciclo (foto da wikipedia.org – Autore Paasikivi – licenza CC BY-SA 4.0)