Dalle 14:00 di ieri, 15 dicembre 2021, si è svolto, per circa un’ora, il primo webinar di formazione di Google, in collaborazione con USPI, dedicato a tutti gli Associati.
Come anticipato nei giorni scorsi, il tema trattato è stato quello della “Privacy delle persone e Monetizzazione dei contenuti: i cambiamenti nell’ecosistema digitale e la visione di Google”.
Quaranta minuti circa di formazione frontale, con altri venti, sul finire, dedicati alle domande dei partecipanti.
Importante partecipazione da parte degli Associati, nonostante la complessità del tema. La formazione per il settore editoriale è sempre stata fondamentale per l’evoluzione e la tenuta del comparto nella sua interezza, ma negli ultimi tempi, più che mai, il processo tecnologico avanza a una tale velocità da imporre bruscamente un aggiornamento continuo e permanente. Farsi trovare preparati, oggi, è alla base del lavoro che portiamo avanti nelle aziende editoriali.
La digitalizzazione, la conoscenza dei principali sistemi di monetizzazione presenti sul mercato, dei metodi di monetizzazione per il sostentamento delle testate online è fondamentale.
“Il dialogo con USPI rimane aperto, anche al di là dei webinar”, ha commentato Rosella Serra, Advertising Industry Relations Manager, in apertura.
Il primo incontro con Google è stato l’occasione per esaminare il prossimo scenario cookieless sul browser Chrome, di proprietà di Big G.
Serra, dopo aver introdotto il tema del primo webinar, ha passato poi la parola a Nicola Roviaro, Head of Ads Privacy Go-To-Market, EMEA Google e, successivamente, a Chiara Ferraris, Publisher Platform Lead Go To Market, EMEA Google, che hanno spiegato gli strumenti di Google per affrontare l’imminente scenario cookieless e le difficoltà che editori online e inserzionisti dovranno affrontare per adeguarsi ai nuovi sistemi, in totale conformità alla nuova legislazione sulla privacy.
Di cosa si tratta? Entro l’inizio del 2023 (ultima data annunciata da Google, ma non necessariamente definitiva) il motore di ricerca più grande al mondo bloccherà i cookies di terza parte su Chrome.
Sarà quindi più difficile fare pubblicità online, senza lo strumento più utilizzato negli ultimi anni (i cookie appunto). Nella pratica, i browser (i software usati per navigare) bloccheranno la maggior parte dei cookie di terze parti, quelle porzioni di codice che vengono salvate nel pc dell’utente che servono per il tracciamento della sua navigazione e costruire un profilo da utilizzare per le pubblicità personalizzate.
Google ha già proposto una serie di alternative, la maggior parte ancora in via di sviluppo, che si baseranno anche (ma non solo) sui cookies di prima parte, ovvero quelli di proprietà del gestore del sito stesso.
L’altra soluzione, di cui è stato pubblicato un calendario iniziale con le varie fasi del processo di sviluppo, è il progetto Privacy Sandbox.
Privacy Sandbox è composto da varie soluzioni: il progetto FLoC su cui si basa il sistema di ID pubblicitari tramite coorti per il targeting e la misurazione della pubblicità e l’iniziativa FLEDGE, con cui Google punta a offrire ai siti un modo per fare retargeting degli utenti senza intermediari.
Core Attribution, invece, consiste nell’attribuzione di views e click pubblicitari senza la necessità di ID cross-site e varie altre funzioni che hanno l’obiettivo di rafforzare la privacy a livello cross-site.
“C’è una crescente preoccupazione su come vengano raccolti i dati personali nel corso della navigazione. Due terzi delle persone sono più preoccupati rispetto a un anno fa e circa metà hanno considerato di abbandonare un servizio online per tematiche relative alla protezione dei dati personali”, ha spiegato Nicola Roviaro. Occorre quindi trovare soluzioni che coniughino privacy e pubblicità, con particolare attenzione monetizzazione contenuti.
Come anticipato durante l’incontro di ieri, Google mette a disposizione una serie di materiali sulla tematica trattata che tutti gli Associati possono consultare nell’”Area Soci” del sito uspi.it, nella sezione “Convenzioni e servizi: Informazioni per i soci”.
Google e USPI hanno già messo in cantiere nuovi webinar che si svolgeranno nei prossimi mesi, sulle tematiche che riguardano:
Gli editori associati USPI possono scrivere a uspi@uspi.it per mandare feedback sull’incontro passato (chi fosse stato presente) e per porre l’attenzione su specifiche tematiche che vorrebbero approfondire con l’aiuto degli esperti di Google.
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