Sul tema dell’obbligo vaccinale per alcune categorie di professionisti, si è tornato a parlare molto negli ultimi giorni, sicuramente a causa della crescita dei casi nel nostro Paese.
In particolare, il direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, durante un‘intervista al Tg4 in cui parlava di una serie di categorie a cui estendere l’obbligo per uscire più velocemente dalla crisi, ha incluso in esse anche i giornalisti.
Sicuramente la professione giornalistica è una di quelle maggiormente a rischio, per via del contatto con la folla e della copertura delle zone rosse del Paese.
“Se si ritiene che i giornalisti debbano rientrare nelle categorie obbligatoriamente sottoposte alla vaccinazione, non ho nessun elemento di contrarietà”, ha affermato il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna. “Anche noi abbiamo contatti con le persone, che avviciniamo così come le avvicina un poliziotto o un professore e così via, dunque occorre dare anche delle garanzie”.
“Se chi ha l’esperienza scientifica dice che è meglio estendere l’obbligo anche ai giornalisti”, ha proseguito Verna, “allora io non sono contrario, ma penso che tutti gli italiani dovrebbero essere obbligati a vaccinarsi, la Costituzione lo consente. Io, personalmente, seguo quelle che sono le indicazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato del dovere civico di vaccinarsi”.
Che poi ha concluso: “Ci dobbiamo liberare di questo virus, perciò sono favorevole all’obbligo di vaccinazione per tutti, non si tratta, dunque, di estenderlo solo ai giornalisti, ma vorrei che la valutazione fosse fatta per tutte le categorie, non solo ‘in aggiunta’ per i giornalisti”.