In California si discute una proposta di legge che obblighi le big tech a condividere con gli editori i guadagni provenienti dalla pubblicità online. Il California Journalism Competition and Preservation Act, questo il nome della legge, vorrebbe introdurre una tassa da pagare ogni volta che gli OTT (Over The Top) affiancano ai contenuti editoriali delle pubblicità.
Le misure di altri Paesi
Gli Stati Uniti non sono i primi ad avanzare una proposta simile. Già nel febbraio scorso in Canada si era parlato della possibilità di far pagare alle piattaforme social l’utilizzo di notizie e contenuti online. La stessa cosa era successa in Australia e in entrambi i casi c’erano state delle conseguenze. Google aveva minacciato di bloccare la condivisione di notizie per alcuni utenti in risposta a queste richieste.
Scontro tra la Silicon Valley e i media
Non c’è stato ancora nessun commento diretto da parte degli OTT nei confronti della proposta californiana. Le esperienze precedenti di altri Stati non lasciano ben sperare e si teme uno scontro frontale tra le due parti.
Carl Szabo, vicepresidente di NetChoice, ovvero il gruppo che conta tra i suoi membri Google e Meta, si è espresso sul tema. Secondo lui la legge “andrebbe a minare la libertà di parola creando una classe speciale di media favoriti dal governo”. Dall’altro lato, la senatrice Amy Klobuchar ha annunciato che “forse proposte e leggi in vari Stati faranno sì che le compagnie smettano di buttare milioni di dollari contro la loro ragionevole proposta federale”.
Articolo di M.M.