Male il settore radiotelevisivo, malissimo l’editoria quotidiana e periodica. L’unico segmento a crescere è quello della pubblicità online (+1,9%), grazie principalmente ai risultati dalle piattaforme (+6,7%).
Nel settore postale, crollano i servizi di corrispondenza, crescono i ricavi derivanti dalle consegne di pacchi.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il 3 novembre scorso, ha rilasciato i dati del 2° Monitoraggio periodico sul Covid-19 e l’impatto economico della pandemia sui comparti regolati del SIC (Sistema Integrato delle Cominicazioni).
I ricavi complessivi del SIC calano del 7,1
Secondo gli approfondimenti effettuati da AGCOM, nel primo semestre dell’anno la flessione dei ricavi nei mercati di riferimento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è risultata meno accentuata rispetto a quanto osservato per il complessivo quadro macroeconomico del Paese. Infatti, dati alla mano, mentre il prodotto interno lordo italiano è diminuito del 10,6%, i ricavi complessivi del sistema integrato – rappresentato da comunicazioni elettroniche, radiotelevisione, editoria, internet e servizi postali – si stima abbia subito una flessione del 7,1%.
Nel comparto dei media, il secondo trimestre dell’anno, a seguito in particolare della forte flessione delle risorse pubblicitarie, registra risultati considerevolmente peggiori rispetto ai dati dei precedenti tre mesi (-16,8 vs -3%) ed evidenzia nel complesso una flessione del 10,1% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
I mercati dei media: editoria -19%, radioTV -10,7%
Guardando ai singoli mercati, i risultati a cui giunge l’Autorità sono notevolmente differenziati: il settore che maggiormente soffre è quello della editoria quotidiana e periodica, in cui si osserva una flessione degli introiti del 19%, mentre quello radiotelevisivo scende del 10,7%, dato che sarebbe stato considerevolmente peggiore senza il considerevole aumento degli introiti dei contenuti in streaming.
Pubblicità online: +1,9%
L’unico segmento a crescere nel comparto è quello della pubblicità online (+1,9%), grazie principalmente ai risultati dalle piattaforme (+6,7%).
Settore postale: bene i pacchi, crolla la corrispondenza
Le risorse del settore postale, nella prima metà dell’anno hanno subito una riduzione del 5,8%, con dati sostanzialmente equivalenti nei singoli trimestri gennaio-marzo e aprile-giugno.
Guardando alle componenti del comparto, la flessione risulta maggiormente ampia per i servizi di corrispondenza (- 31,1%), mentre i ricavi derivanti dalle consegne di pacchi sono aumentati del 9,1% (+16,9% considerando i soli pacchi nazionali).
La ripresa registrata nel bimestre luglio-agosto, pari nel complesso al +3,9% su base annua, ha consentito al settore di contenere le perdite da inizio anno al 3,6% rispetto ai primi otto mesi del 2019. Allo stesso tempo, nel periodo gennaio-agosto 2020 i volumi dei servizi di corrispondenza si sono ridotti del 22,7%. Flessione che si amplia, nello studio AGCOM, al -27,8% per i servizi inclusi nel servizio universale, tra i quali è ricompresa la consegna di giornali e periodici. Il numero di pacchi consegnati, invece, cresce del 27% (valore che sale al 30,6% con riferimento ai soli pacchi nazionali).