Dati importanti quelli che emergono dall’ultimo Osservatorio dell’AGCOM sulle piattaforme online.
Gli OTT, in particolare Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft e Netflix, nel 2018 hanno accumulato ricavi fino a 692 miliardi di euro, in crescita del +35% rispetto al 2017. I guadagni di queste piattaforme risultano essere superiori di quattro volte rispetto ai concorrenti tradizionali.
“L’Osservatorio, che avrà una cadenza annuale, si inserisce tra le attività di monitoraggio dei settori di interesse istituzionale dell’Autorità, nella consapevolezza del ruolo assunto dalle piattaforme non solo per i settori delle comunicazioni, ma per l’intera economia e società moderna” ed è a opera dei Servizio Economico Statistico di AGCOM.
Il nuovo sistema vede le piattaforme come intermediari e di conseguenza i dati personali degli utenti diventano di fondamentale importanza sia per la raccolta pubblicitaria, sia per il commercio al dettaglio che per l’intrattenimento o i servizi finanziari, per la creazione di nuovi mercati, ovviamente sfruttando il sistema dell’e-commerce.
Questo tipo di piattaforme risultano estremamente globalizzate, tanto da fatturare quasi la metà delle loro entrate fuori dal continente in cui sono nate. In media, nel 2018, si registrano delle spese di innovazione che ammontano a 13 miliardi. L’utilizzo degli OTT appare molto concentrato, soprattutto negli specifici settori di attività che gestiscono, in cui sono leader assoluti. Questo impedisce, come emerge dall’analisi AGCOM, l’entrata di nuovi operatori in quei settori che sono già esclusivamente dominati dalle piattaforme principali.