Sono state selezionate le redazioni che lavoreranno, in fase di test, con l’Intelligenza Artificiale (IA) di OpenAI e Microsoft. Queste testate (tutte americane) parteciperanno al programma tecnologico di sovvenzioni per un valore di 10 milioni di dollari.
La sperimentazione degli strumenti di IA nelle redazioni ha come obiettivo il miglioramento dell’analisi di notizie e del coinvolgimento dei lettori oltre al tracciamento del tempo speso e l’integrazione dei modelli IA nel lavoro creativo dei giornalisti.
Una sperimentazione che guarda al futuro
L’aiuto finanziario non è destinato a grandi gruppi editoriali, bensì a testate locali americane che dovranno assumere un borsista per 2 anni che svilupperà diversi strumenti di IA per implementare il lavoro redazionale.
Si inizierà da un potenziamento tramite Microsoft Azure e altri strumenti di OpenAI per esplorare le frontiere del giornalismo digitale. Le due aziende tech sottolineano che l’IA non intende sostituire il lavoro giornalistico, ma piuttosto aiutarlo e valorizzarlo con strumenti sempre più tecnologici e, con il tempo, accessibili.
“Sebbene nulla possa sostituire il ruolo centrale dei giornalisti, l’Intelligenza Artificiale può offrire un supporto prezioso in molti aspetti del lavoro giornalistico. Dalle trascrizioni automatiche alla sintesi dei contenuti, passando per la creazione di strumenti di ricerca ‘conversazionali’ per gli archivi, le possibilità offerte dall’IA sono molteplici”, spiega Tom Rubin, responsabile della proprietà intellettuale e dei contenuti di OpenAI.
L’annuncio del progetto arriva in contemporanea a diverse dispute legali in corso tra OpenAI, Microsoft e molte grandi testate, prima tra tutte il New York Times, ma anche The Intercept e il Chicago Tribune. Un periodo intenso e complesso per i produttori di modelli IA, tra tribunali e continui accordi con molti media, come Hearst, Vox Media e il Financial Times.
Articolo di T.S.