Altro progetto per sconfiggere (o almeno provarci con tutte le forze) la pirateria editoriale. Ecco perché Ordine dei Giornalisti e Guardia di Finanza hanno firmato, nella giornata di ieri, un protocollo d’intesa presso il Comando generale delle Fiamme Gialle a Roma, nella caserma “Piave” di via XXI Aprile.
Il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, e il Comandante generale della Guardia di Finanza, il Generale di Corpo d’Armata, Giuseppe Zafarana, hanno firmato l’accordo con lo scopo di collaborare e di formare al meglio giornalisti e finanzieri per contrastare l’illegalità dilagante nel settore dell’editoria.
Il protocollo, che avrà durata triennale, ha inoltre la finalità, per quanto riguarda i finanzieri, di rafforzare le competenze nel campo della comunicazione istituzionale e, in generale, nell’esercizio delle funzioni di polizia economica finanziaria. Mentre invece i giornalisti potranno ampliare la professionalità degli iscritti sui temi che afferiscono le funzioni specifiche della Guardia di Finanza.
Durante il lockdown dovuto dalla pandemia da Covid-19, la pirateria editoriale è drasticamente aumentata, in particolare con l’apertura di canali Telegram su cui venivano diffuse rassegne stampa e articoli di vario genere, insieme a fake news fuorvianti che alimentavano la paura e lo sgomento dei cittadini.
Carlo Verna, ha affermato che “la firma dell’intesa è stata l’occasione per rilanciare la lotta alla pirateria nell’informazione. Ringrazio la Guardia di Finanza per l’opera già svolta e rappresento quanto sia importante per il giornalismo, e quindi per la democrazia, il contrasto di queste attività illegali che soffocano lo spirito imprenditoriale che muove il settore del giornalismo. È necessario arrivare alle centrali che muovono i fili di questi furti di notizie; che addirittura arrivano anche a sottrarre copie intere di giornali già impaginati per farle circolare sul web. Va indagato anche se i burattinai hanno interesse a destabilizzare il sistema editoriale, che è parte fondamentale degli assetti costituzionali dell’Italia”.
Per i firmatari è quindi necessario realizzare una collaborazione nell’interesse dello Stato e della collettività nazionale. Giornalisti e finanzieri potranno partecipare a iniziative congiunte di studio, e ricerca, a corsi e seminari formativi organizzati congiuntamente dal Cnog e dalla GdF. Gli incontri di studio potranno promuovere l’elaborazione di analisi, report e approfondimenti su specifici argomenti d’interesse comune.