Libertà di stampa e di espressione, interferenze politiche e le ripercussioni che hanno sui giornalisti e professionisti del settore dei media. Questi i temi della conferenza internazionale organizzata dall’Osservatorio Balcani Caucaso (OBC) in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti (OdG).
Il confronto, svoltosi a Roma, voleva rivolgere la sua attenzione al progetto Ue del Media Freedom Act (MFA) e sviluppare riflessioni sulle problematiche che ne derivano per il settore dei media, dell’informazione e della comunicazione.
MFA e Anti-SLAPP, baluardi di democrazia
La conferenza ha dato spazio a un’analisi e un approfondimento sul MFA e sul tema delle aggressioni e delle azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP, Strategic Lawsuit Against Public Participation) ai giornalisti.
Nonostante il generale apprezzamento per i testi in via di approvazione dal Parlamento Ue, si è concordato sulla sollecitazione delle istituzioni a varare il Media Freedom Act e la Direttiva Anti-SLAPP prima delle prossime elezioni europee nella primavera del 2024.
Il MFA è una nuova legge approvata questo ottobre dall’Ue che impone la protezione e l’indipendenza dei media da forze politiche oltre alla garanzia di pluralità dei media.
Queste nuove legislazioni europee sono di grande aiuto alle problematiche italiane. Per esempio, l’European Media Freedom Act consente l’utilizzo di spyware solo nell’estremo caso di indagini per reati gravi. Attualmente, in Italia non vi sono divieti sull’intercettazione e perquisizione dei giornalisti e il MFA sarebbe un nuovo baluardo della protezione del lavoro giornalistico.
Le norme proposte dall’Ue infatti sono dunque essenziali per proteggere non solo i giornalisti e il loro lavoro, ma soprattutto per garantire nei Paesi europei una continua libertà di stampa e di espressione.
Articolo di T.S.