A Roma, 5 edicole per Municipio rischiano la delocalizzazione o di dover chiudere, 25 solo tra le vie del centro storico.
Il Nuovo Regolamento dei punti vendita di periodici e quotidiani, pronto da inizio anno 2023, abroga il piano deliberato dal Consiglio Comunale nel 2010, integrando, invece, i dettami del nuovo codice stradale.
Le nuove regole, però, rischiano di imporre delocalizzazioni o chiusure per le edicole, ma per l’assessore al Commercio, Monica Lucarelli, “non è possibile andare in deroga al codice della strada”.
Stanziamenti problematici
L’assessore Lucarelli ha presentato il Nuovo Regolamento già nel mese di dicembre 2022 con l’aggiunta delle controdeduzioni da parte dei Municipi.
Ma gli operatori delle attività in crisi continuano a controbattere con le proposte avanzate già in precedenza, con lo scopo di mantenere saldo il loro status quo.
Infatti, sono proprio i dettami del nuovo codice stradale a creare i principali problemi riguardanti la collocazione e futura delocalizzazione delle edicole. Secondo tale codice, le edicole non possono più stanziare all’angolo tra due vie, nelle stazioni metro o nei pressi di strisce pedonali e semafori.
Moratoria e tavoli di confronto
Dalle sigle sindacali arriva con forza la richiesta di una moratoria, sostenuta anche da consiglieri dell’opposizione.
“Auspichiamo possa essere attivo un tavolo per andare incontro alle edicole esistenti, già in crisi”, ha dichiarato il presidente della Commissione trasparenza, Federico Rocca.
“[…] il nuovo regolamento va applicato per chi apre una nuova attività, non per chi l’aveva già attiva”, ha rimarcato Daniela Pace responsabile della Uiltucs, sindacato di categoria della UIL.
Concretezza dei costi e astrattezza dei fondi
Come ribadito, non si può andare in deroga al codice della strada. Ma i costi di spostamento non possono neanche andare a pieno carico dell’edicolante o del Comune.
Perciò, unico spiraglio per un settore in crisi sarebbe una proposta di fondi per la causa da parte dell’assemblea capitolina in fase di bilancio. Altrimenti, l’unica alternativa per le edicole sarebbe la chiusura.
Articolo di A.D.R.