L’idea alla base del nuovo progetto del New York Times è quella di “dare un punto di ingresso nel nostro giornalismo”. La racconta così Monica Drake, assistant managing editor del famoso giornale newyorkese, alle prese con un nuovo piano di sviluppo che punta sempre più sulla tecnologia per potenziare il suo giornalismo.
Il tutto nasce da una partnership pluriennale con Facebook, e si concentrerà sullo sviluppo della realtà aumentata con la creazione di filtri ed effetti su Instagram che possano aiutare gli utenti a meglio contestualizzare il giornalismo nel NYT. Sarà possibile, ad esempio, per gli utenti Ig del Times, sovrapporre le loro immagini nelle foto e nei video inseriti negli articoli, migliorando l’interazione con strumenti nuovi e innovativi.
All’interno della divisione ricerca e sviluppo, è stato creato un team ad hoc che lavora al progetto, denominato ‘AR Lab’, che per la prima volta sperimenta la tecnologia su larga scala, al di fuori della sua app e del suo sito. La base tecnica per lo sviluppo sarà la piattaforma di Menlo Park ‘Spark AR Studio’, che gestirà le parti finanziarie e tecniche, senza influire in alcun modo dal punto di vista editoriale.
Il progetto, interessante dal punto di vista della novità dell’idea, arriva anche in un momento in cui imperversa la tempesta tra editori e OTT, ecco perché rappresenta un importante punto di incontro e di collaborazione per soggetti che spesso non hanno intrattenuto rapporti sereni.