Occorrono interventi più organici per far uscire il settore da una crisi preesistente che è stata solo amplificata dal Covid e dall’emergenza economica che ne è scaturita. E su questo, il neosottosegretario con delega all’informazione e all’editoria, Giuseppe Moles, ha parlato chiaramente durante un’intervista sull’agenda istituzionale relativa al settore dell’agenzia Adn Kronos.
“La speranza è che l’intero comparto editoria possa beneficiare dei fondi del Recovery Fund. E, comunque, a prescindere da questo, è necessario individuare anche per l’intero settore ogni forma di sostegno utile rispetto ai sacrifici fatti. La libera informazione, la libera e buona editoria, e quindi, la vera e corretta informazione a tutti i livelli sono per me uno dei pilastri fondamentali di una democrazia liberale e di un Paese democratico”.
E poi ha proseguito, assicurando che “nessuno sarà lasciato indietro. Ho cominciato ad esaminare una serie di dossier con l’importante supporto della struttura del Dipartimento editoria di palazzo Chigi. Mi auguro di poter iniziare già dalla prossima settimana, compatibilmente con la logistica e l’organizzazione degli uffici, che purtroppo ancora non si è realizzata, una serie di incontri con tutti gli operatori del settore”.
Moles ha poi voluto specificare che “l’editoria e l’informazione non sono solo corretta informazione e cultura, ma anche posti di lavoro”. Posti di lavoro a rischio dopo il lungo anno pandemico che ancora non sembra voler terminare.
È diventata urgente una riorganizzazione del comparto all’insegna dell’innovazione, seguendo le strade della transizione al digitale e della formazione professionale in chiave multimediale per accompagnare ulteriormente la ripartenza del settore editoriale italiano.