Il Ministero per l’Innovazione e la Transizione Digitale (MITD) ha assegnato il bando di gara, da 725 milioni di euro, a TIM per potenziare la rete 5G in Italia. Il progetto prevede la costruzione, entro il 2026, di oltre 11.000 siti radiomobili che saranno collegati in fibra ottica.
Con una nota sul sito ufficiale, il MITD ha fatto sapere che il finanziamento coprirà fino al 90% del costo complessivo delle opere. Si tratta di un’iniziativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che garantirà connessioni mobili ad altissima velocità su tutto il territorio nazionale.
L’Italia, inoltre, “sarà il primo Paese in Europa ad avere reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica”.
Il bando di gara
Il bando di gara prevedeva 6 aree geografiche (cosiddetti lotti) che sono state assegnate interamente a TIM. Tutti gli altri operatori interessati avranno accesso all’ingrosso alle infrastrutture finanziate secondo le condizioni definite dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).
I fondi assegnati, previsti dal PNRR, rientrano nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga. Precedentemente sono stati stanziati incentivi per connettere scuole, strutture sanitarie e isole minori, insieme ai fondi del bando “Italia a 1 Giga”.
“Con l’assegnazione del primo bando per lo sviluppo del 5G siamo ancora più vicini a completare il piano del Governo per connettere tutta l’Italia con reti ad altissima capacità. Gli incentivi promossi rappresentano un caso unico in Europa. Siamo infatti il primo Paese a prevedere un intervento pubblico per il mercato mobile che favorisce lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia nelle aree dove non c’è interesse ad investire. Questo anche grazie all’impegno di aziende del settore privato che, insieme al Governo, stanno investendo sulle varie iniziative del Piano per raggiungere questo importante obiettivo. Salgono quasi a quota 5 i miliardi che abbiamo già assegnato per avere, entro il 2026, un Paese connesso ai migliori livelli europei, di cui potranno beneficiare tutti: cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione” commenta Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.