Microsoft-OpenAI, monopolio nella IA?

La partnership tra Microsoft e OpenIA, due tra gli attori più rilevanti nel mondo tecnologico degli ultimi anni, ha attirato l’attenzione delle Autorità della concorrenza online.

I timori che questa collaborazione possa portare ad una posizione dominante che possa ostacolare la nascita di nuove aziende, ha portato la Competition Authority britannica (CMA) ad un invito a commentare la situazione. In seguito alla raccolta di informazioni si procederà, eventualmente, all’avvio della vera e propria indagine.

L’Intelligenza Artificiale (IA) si espande a velocità impensabili fino a qualche anno fa, così come le innumerevoli applicazioni che ne derivano. Per questo motivo è necessario creare un ambiente di sana competizione tra i principali players, secondo la CMA, permettendo uno sviluppo responsabile e di qualità della tecnologia.

Proprio la CMA monitora da vicino le aziende e i partenariati che possono influenzare il settore. Quello tra Microsoft e OpenAI è di particolare interesse in quanto si tratta di due leader del settore.

C’è il timore che Microsoft possa detenere circa il 50% della partner così da influenzare pesantemente le decisioni e lo sviluppo degli algoritmi. Si parla di un investimento pluriennale di svariati miliardi di dollari, che riguarderebbe una fetta importante del mercato delle IA.

La risposta di Microsoft

L’iniziativa del CMA non è ancora una vera e propria indagine. Ma “l’invito a commentare è la prima parte del processo di raccolta delle informazioni della CMA e arriva prima dell’avvio di qualsiasi indagine di fase 1”, afferma Sorcha O’Carroll, Direttore senior per le fusioni presso la CMA.

Di contro, la stessa Microsoft cerca di rassicurare gli animi. L’azienda, infatti, “non possiede alcuna parte di OpenAI e ha semplicemente il diritto di condividere la distribuzione degli utili”, secondo il portavoce Frank Shaw.

Articolo di D.R.