Meta, no news su Facebook in caso di legge sul pagamento dei contenuti

Meta ha annunciato, tramite il portavoce Andy Stone, il rischio della rimozione delle news da Facebook USA. Stone lo ha comunicato il 5 dicembre in un tweet: se il Congresso Americano dovesse approvare il Journalism Competition and Preservation, le notizie potrebbero essere rimosse.

Cos’è il Journalism Competition and Preservation Act

Il JCPA è un disegno di legge, introdotto dalla senatrice Amy Klobuchar, volto a tutelare i media contro lo strapotere delle Big Tech. Questo permetterebbe agli editori di negoziare collettivamente con le piattaforme social per ottenere guadagni maggiori sulle notizie pubblicate.

La legge dovrebbe dare più potere ai media e potrebbe richiedere a Facebook di pagare per includere notizie sulla sua piattaforma.

La posizione di Meta

Secondo Meta, i negoziati con i media “imposti dal governo” a cui dovrebbe sottoporsi ignorano i vantaggi forniti alle agenzie di stampa, che pubblicherebbero i propri contenuti su Facebook perché avvantaggiate dalle interazioni generate dal social.

L’approvazione del JCPA, quindi, non farebbe altro che costringere l’azienda a “sovvenzionare ingiustamente” delle aziende private che già guadagnano grazie alla piattaforma. Per questo motivo, Meta ha fatto sapere che in caso di applicazione della legge prenderebbe in considerazione la rimozione delle notizie.

Il caso australiano

Percorso simile quello dell’Australia che, nel 2021, ha approvato il News Media Bargaining Code. Dopo una prima fase in cui le news erano state oscurate sulle bacheche social, diverse aziende tech si sono trovate a trattare con i media e a stipulare accordi per pagarne i contenuti.

Il sistema sembra aver quindi iniziato a dare buoni risultati, portando ad oggi a più di trenta accordi.

Articolo di C.C.