“Credo che l’open source sia necessario per un futuro positivo dell’IA”, scrive Mark Zuckerberg in un post dedicato all’annuncio dei nuovi modelli della sua Intelligenza Artificiale (IA) Llama 3.1.
La gamma di nuovi sistemi è strutturata per fornire modelli “aperti e disponibili pubblicamente”.
Un ecosistema open source
Llama, annunciato nel marzo 2023, era stato concepito come un’Intelligenza Artificiale più leggera e compatta oltre che uno strumento più democratico.
Nel rispetto del suo primo intento, il CEO di Facebook garantisce che l’open source di Llama 3.1 permetterà a più persone in tutto il mondo di avere “accesso ai vantaggi e alle opportunità dell’IA e che il potere non sia concentrato nelle mani di un piccolo numero di aziende”.
Il software aperto con cui è progettato Llama rappresenta una caratteristica che Meta spera possa costruire “un solido ecosistema aperto e far sì che le aziende leader lavorino a stretto contatto con il governo statunitense e gli alleati. I modelli aperti sono più sicuri di altri”.
Questa affermazione strizza l’occhio alla concorrenza cinese, ponendo le basi per un possibile potenziamento reciproco.
I nuovi modelli Llama 3.1
La gamma di nuovi modelli dell’IA firmata Meta include 3 versioni di grandezza e potenza diverse. In ogni caso, sono tutti multilingue e hanno “capacità di ragionamento complessive più potenti”.
Llama 3.1 modelli 8B e 70B sono degli aggiornamenti di precedenti sistemi, ma ora hanno acquisito capacità di utilizzo degli strumenti. Il modello del tutto nuovo, invece, è il 405B. Un modello di base aperto e disponibile per tutti che “oltre ad avere un rapporto costo/prestazioni significativamente migliore rispetto ai modelli chiusi”, conclude Zuckerberg, “lo renderà la scelta migliore per la messa a punto di modelli più piccoli”.
Articolo di T.S.