Meloni: “lavorare insieme” per la riforma della professione giornalistica

Nella conferenza stampa organizzata dall’Ordine dei Giornalisti (OdG) e Associazione Stampa Parlamentare, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato la sua apertura ai progetti di riforma della professione giornalistica.

Questi sono rimasti a lungo inascoltati dalle istituzioni politiche e discussi solo all’interno di associazioni e sindacati di categoria.

“Sono assolutamente disponibile a lavorare insieme da premier e da iscritta”, queste le sue parole.

L’appello di Bartoli

Ad aprire l’incontro il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Carlo Bartoli. Il suo discorso ha sottolineato la necessità di riforme all’interno della professione, per contrastare il precariato e i rischi della rete.

Il presidente ha sostenuto il bisogno di una lotta costante alle fake news, situazione oggi amplificata dalla disinformazione dilagante sulla guerra in Ucraina.

“Se il Covid ha fatto emergere l’importanza di una informazione professionale, l’aggressione russa all’Ucraina ha messo in campo anche il tema della disinformazione e della manipolazione delle notizie”, ha infatti precisato.

Ha proseguito poi con un appello al Governo e alle istituzioni per un sostegno forte al settore. L’informazione oggi, secondo Bartoli, è sottoposta a molteplici criticità, prima tra tutti l’altissimo numero di minacce e aggressioni agli operatori. I dati riportati sono preoccupanti: l’Italia è il primo paese europeo per numero di giornalisti sotto scorta e uccisi per la loro professione.

Altra problematica importante sono le azioni giudiziarie a stampo intimidatorio che colpiscono ogni giorno decine di giornalisti. È, per il presidente del Cnog, una stortura del sistema giudiziario italiano, poiché queste per la maggior parte si risolvono con un’assoluzione o con un’archiviazione.

La risposta del Presidente del Consiglio

Giorgia Meloni si è dimostrata disponibile ad accogliere le richieste dell’Ordine, sottolineando l’importanza delle figure dei giornalisti nel nostro Paese.

“Credo che i giornalisti debbano fare il loro lavoro con responsabilità, ma in condizioni di libertà, di stabilità, con salari adeguati a questa responsabilità”, ha dichiarato.

Il premier ha aggiunto poi la sua volontà di riavvicinarsi al settore in prima persona, definendo la sua carriera politica una parentesi che, quando conclusa, le permetterà di riprendere la professione giornalistica.

Articolo di L.L. e C.C.