Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura e Trasporti alla Camera, si dice favorevole alla legge europea per la libertà dei media, il Media Freedom Act.
Come dichiarato dal Ministro, “l’ordinamento interno è in gran parte allineato e persino in alcuni casi più avanzato rispetto alla proposta europea, se pensiamo alla tutela del pluralismo, alle video sharing platform e alle metodologie per la rilevazione dell’audience”.
Il Freeedom Media Act
La legge, proposta il 20 settembre 2022 e adottata il 14 dicembre, è stata pensata per garantire e proteggere il pluralismo e l’indipendenza dei media.
La trasparenza dei responsabili editoriali e il finanziamento stabile dei media rappresentano il primo focus del Freedom Media Act per cercare di eliminare le ingerenze politiche dai media pubblici e indipendenti.
La norma prevede anche l’istituzione di un Comitato europeo indipendente che possa garantire e vigilare sull’indipendenza e sulla libertà di espressione dei media.
La posizione favorevole dell’Italia
“Per l’Italia la proposta è condivisibile”, poiché “stabilisce vincoli giuridici uniformi per tutti i i servizi di media, al fine di assicurare il buon funzionamento e lo sviluppo del mercato degli stessi servizi e dei contenuti digitali e al contempo un livello minimo di salvaguardia del pluralismo e dell’indipendenza dei media”, continua Urso.
“L’attenzione è massima per questo settore ricco di opportunità, ma che deve essere inevitabilmente presidiato in modo particolare, affinché la digitalizzazione che accompagna lo sviluppo tecnologico sia sempre più un mezzo di democrazia e di inclusività, in grado di offrire crescita a imprese e cittadini”.
Articolo di T.S.