Il presidente AGCOM, Giacomo Lasorella, si dice favorevole al Media Freedom Act (MFA). Definisce infatti la legge Ue “un disegno ampio e ambizioso per tutelare i contenuti digitali”. “La normativa”, aggiunge, “rappresenta un modello anche fuori dall’Europa”.
Il Regolamento fornisce un quadro comune per i servizi di media nell’ambito dell’Unione europea. L’obiettivo è garantire la tutela della libertà e del pluralismo.
Una normativa da migliorare
Lasorella ritiene che “l’iter legislativo europeo potrà condurre a un miglioramento”. L’AGCOM si dice pronto a fornire il suo contributo per una più chiara formulazione delle norme.
“Attualmente”, continua il presidente dell’Autorità, “si tratta di una normativa strana dal punto di vista tecnico, perché si fissano i principi attraverso un Regolamento”.
I temi già affrontati
“È una legge che si focalizza su una serie di problemi, come la libertà dei giornalisti e la regolazione del mercato”. In Italia, diversamente da altri Paesi, spiega Lasorella, “questi temi sono già affrontati”.
“Ogni Stato è comunque lasciato libero di declinare questi principi”. Relativamente alle concentrazioni editoriali, in Italia “abbiamo già una regolamentazione del settore delle comunicazioni. Lo stesso vale per la rilevazione dell’audience”.
Il rapporto con le piattaforme
Il presidente dell’AGCOM evidenzia, infine, l’importanza del rapporto con le piattaforme. È un tema fondamentale per le democrazie, e “sicuramente il Digital Services Act rappresenta un modo innovativo per affrontare questo rapporto”.
“La proposta di Regolamento”, conclude Lasorella, “è in qualche modo una legge speciale che rende compatibili la disciplina delle piattaforme con la libertà dei media”. L’obiettivo finale è quello del pluralismo dell’informazione per i cittadini europei.
Articolo di D.M.