Media e minori, Libro bianco del Corecom Lombardia: “E’ boom di minori prede della rete”

Indagine del Corecom Lombardia: aumentati da inizio anno del 68% i casi di cyberbullismo e del 50% gli adescamenti.  Quelli di sexting del 70%, e quelli di revenge porn del 40%.

Bambini e adolescenti sempre più online anche per cause di forza maggiore, ma impreparati e poco controllati. Il lockdown ha raddoppiato non solo le ore trascorse davanti a schermi e smartphone, ma anche le insidie.

E’ stato presentato il 30 marzo scorso, in diretta streaming,  il “Libro Bianco Media e Minori – L’educazione ai nuovi media ai tempi del coronavirus” curato dalla Presidente del Corecom Lombardia, Marianna Sala. All’incontro hanno partecipato, inoltre, Piermarco Aroldi, professore di Sociologia, Università Cattolica di Milano; Mario Morcellini, direttore Advanced School in Communication, Unitelma Sapienza; Giovanni Ziccardi, professore di Informatica Giuridica e coordinatore del Centro di ricerca in Information Society Law, Università degli Studi di Milano; Ivano Zoppi, Segretario Generale Fondazione Carolina.

Il “Libro bianco su media e minori“ è l’ultima indagine svolta dall’Istituto regionale di garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni e dal centro di ricerca in “Information Society Law“ del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università Statale di Milano, che concentra le ultime ricerche – fra pericoli e buone prassi – e due sondaggi svolti fra 1.865 ragazzi (tra i dieci e i 14 anni), e tra 162 docenti di tutta la Lombardia per raccogliere il loro vissuto durante il lockdown e l’attività di didattica a distanza.

“L’auspicio – ha dichiarato la Presidente Salaè che questo Libro Bianco possa costituire uno strumento sia conoscitivo che operativo per chi, a vario titolo, si occupi di media e minori.  Per formatori e genitori, perché possano trovare in questa pubblicazione spunti e suggerimenti. Ma anche per i soggetti decisori delle istituzioni, perché possano avere a disposizione un quadro concentrato di conoscenze da cui trarre orientamenti e stimoli per iniziative legislative e amministrative, per diffondere un uso consapevole della tecnologia e delineare le caratteristiche del cittadino digitale”.

I dati pubblicati dal Corecom Lombardia – raccolti fin dai giorni del primo lockdown (febbraio 2020) e ultimati durante il secondo lockdown (novembre 2020)sono a dir poco allarmanti.

Il drammatico periodo della pandemia da Covid-19 e la conseguente imposizione della DAD (didattica a distanza) alle scuole secondarie hanno evidenziato l’importanza della educazione digitale, segnalando l’urgenza di rilanciare il paradigma della media education soprattutto nel mondo della formazione.

Secondo l’indagine: “Solo nei primi mesi del 2021 i casi di cyberbullismo sono aumentati del 68% rispetto al 2020; i casi di sexting del 70%, di revenge porn del 40% e l’adescamento di minori online del 50%. Dei casi segnalati in Italia il 30% è avvenuto in Lombardia”.

Ancora: il 95.6% dei ragazzini è iscritto a un social network e si abbassa sempre più l’età: nella fascia 11­-12 anni, l’89.2% gestisce un profilo.

Se un ragazzo su tre utilizza il cellulare oltre tre ore al giorno, il 73% è al pc per la didattica per almeno altre tre ore.

Nello stesso tempo, si conferma sia la nostra dipendenza sempre più evidente dalle tecnologie, sia il fatto che esse, da sole, non bastano né ad avviare processi di innovazione, né tantomeno a garantire la tenuta delle dinamiche di formazione, di socializzazione e di partecipazione.

“E’ bene non smarrire per strada ciò che in questi mesi si è sperimentato, imparato, messo a punto, corretto e sperimentato nuovamente: anche solo per non rischiare di dare per scontata la supposta ‘normalità’, e finire per confondere l’abitudine con l’unico modo possibile di fare le cose”, ha voluto precisare la Presidente Sala.

Per questo, il volume si chiude con un’appendice dedicata alla didattica a distanza, una sorta di “kit di sopravvivenza” per insegnanti costretti a mettere in atto in poco tempo una nuova modalità didattica digitale.

Per consultare e scaricare il volume in PDF (398 pagine): clicca qui.

Per vedere la presentazione in streaming: clicca qui.