L’Operazione, denominata “Evil Web”, è avvenuta ad opera della Guardia di Finanza nei giorni scorsi e ha permesso di sequestrare 58 siti web, 150 nuovi domini alias e 18 canali Telegram con più di 80 milioni di accessi annuali che rappresentano circa il 90% della pirateria audiovisiva ed editoriale in Italia.
Una maxi operazione, quindi, su scala nazionale, che ha visto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Gorizia effettuare il sequestro, ma le indagini sono state estese anche in Puglia, in Emilia Romagna e all’estero (Germania, Olanda e Stati Uniti) per cercare di rintracciare “Diabolik”, nickname della persona che gestiva maggiormente questo traffico illecito di contenuti. Con lui sono state rintracciate e denunciate altre 3 persone (Doc, Spongebob e Webflix), esperti informatici che diffondevano contenuti multimediali illegali, compresi giornali e riviste di ogni genere.
La pirateria editoriale sul web dilaga ormai da anni, ma durante il periodo di lockdown il fenomeno si è accentuato, portando le autorità a sequestrare, tra l’altro, centinaia di canali Telegram che diffondevano in modo illegale contenuti editoriali coperti dal diritto d’autore.
“L’incisività dell’intervento è stata determinata da un approccio investigativo innovativo sviluppato in sinergia con l’Autorità Giudiziaria isontina che ha visto, per la prima volta in ambito penale in Italia, l’adozione nella misura cautelare reale sugli “alias” associati ai domini web di secondo livello. Questa innovazione procedurale sta consentendo, giorno per giorno, l’immediata inibizione di centinaia di nuovi domini web illecitamente creati nell’intento di aggirare l’originario provvedimento dell’autorità giudiziaria. Inoltre, sono state attivate le procedure di collaborazione giudiziaria internazionale – tutt’ora in fase di svolgimento – per poter sequestrare i server da cui vengono divulgati i contenuti multimediali in violazione del diritto d’autore”.