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Martella: sul coronavirus “informiamoci solo tramite canali istituzionali, testate giornalistiche e agenzie di stampa”

Anche il Corecom Lombardia condanna l’infodemia: “Non facciamoci contagiare”.

«Infodemia (s. f.): Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili»: questa la definizione del termine che dà il Vocabolario Treccani.

Dopo l’Ordine e il Sindacato del giornalisti della Lombardia che in un comunicato congiunto, diramato due giorni fa e pubblicato su questo Notiziario, avevano invitato ad evitare il sensazionalismo negli articoli, anche il Sottosegretario con delega all’editoria Andrea Martella ha preso posizione contro questa “forma di epidemia” parallela alla epidemia virale medica, quella creata da disinformazione, informazioni contraddittorie e vere e proprie fake news sul web e non solo, denominata appunto “infodemia”.

Andrea Martella (foto da https://informazioneeditoria.gov.it )

«Combattiamo assieme le odiose FakeNews che turbano l’ordine pubblico, – ha scritto Martella sul proprio profilo twitterminano il lavoro delle nostre istituzioni scientifico sanitarie e danneggiano l’erogazione dei servizi. Informiamoci solo tramite canali istituzionali, testate giornalistiche e agenzie di stampa».

«È fondamentale per evitare messaggi fuorvianti e dannosi per l’intera comunità», ha ribadito il responsabile dell’editoria.

La denuncia del sottosegretario segue anche quella dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – tramite il Corecom Lombardia – che, per bocca della presidente Marianna Sala, ha parlato di rischio di disinformazione sulla epidemia da Coronavirus legata principalmente alle notizie diffuse tramite i social network.

 «In altri termini, – ha pubblicato Sala sul sito del Corecomsiamo bombardati da un numero incontrollato di informazioni contraddittorie: si va dai suggerimenti sulle misure preventive a quelli sulle prime cure, dalla svalutazione degli effetti del virus alla loro amplificazione, tanto da creare l’effetto “panico” e indurre le persone a svuotare gli scaffali dei supermercati. Si tratta di vere e proprie fake news, estremamente insidiose in quanto verosimili e capaci di seminare confusione e paura nella popolazione».

Marianna Sala (foto da youtube.com)

Per evitare la diffusione di questo contagio informativo, Sala ha richiamato alcune regole-base, semplici ma efficaci, a cui attenersi nella ricerca di notizie:

prima di condividere, verificare: quando si condivide una notizia su un account social o la si diffonde attraverso chat e app di instant messaging, bisogna prestare molta attenzione; a volte, infatti, nella fretta di condividere o fidandosi di chi ci ha inviato un contenuto, diffondiamo inavvertitamente notizie false. E ogni notizia falsa che condividiamo si potrà diffondere capillarmente tra i nostri amici e gli amici dei nostri amici: una lunga catena che può causare confusione, nei casi peggiori rischi e pericoli per la società, influenzando scelte importanti come quelle in materia di salute e di politica, istigare odio, distruggere la reputazione di persone;

controllare l’URL, ossia l’indirizzo della pagina: spesso capita che siti di fake news utilizzino come escamotage l’avvalersi di url simili a quelli conosciuti dagli utenti;

controllare l’autore: occorre sempre verificare l’attendibilità dell’autore che ha scritto il post, controllare se ha firmato altri articoli che possono accreditarlo come “conoscitore” del tema; non diffondiamo notizie di autore sconosciuto (o catalogato tra gli “amici degli amici”), neppure se il messaggio ci è stato inviato da un amico o da una persona fidata;

controllare la fonte: le fonti non sono tutte uguali ed è importante fare riferimento sempre a quelle attendibili e accreditate.

Per evitare di trasformare l’allarme (sanitario) in allarmismo (incontrollato), ha sostenuto la presidente Corecom, è quindi importante non lasciarsi contagiare da questa epidemia cognitiva, ma – consapevoli che l’epidemia biologica è efficacemente monitorata – fare sempre riferimento alle notizie ufficiali fornite dalle nostre istituzioni: prima tra tutte, la stessa Regione Lombardia, tramite il relativo sito regione.lombardia.it, costantemente aggiornato sulla evoluzione del virus.

«Se ci atteniamo a queste semplici regole di buon senso e facciamo squadra, – conclude il comunicato di Salariusciremo a affrontare al meglio la sfida che ci attende».

uspi

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