Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, intervistato in radio, ha ribadito l’impegno del governo per il rilancio del settore e i contenuti del prossimo decreto che l’esecutivo sta per varare.
Poco più di una decina di minuti nello spazio mattutino condotto da Pierluigi Diaco, su radio Rtl 102.5, sono bastati al sottosegretario all’editoria, Andrea Martella, per fare il punto sulla difficile situazione economica di tutto il settore editoriale (editori cartacei e online, radio e televisioni, agenzie stampa, distributori e edicolanti), aggravata dall’ emergenza sanitaria conseguente alla esplosione dell’epidemia Covid-19.
Martella ha voluto confermare le misure che sono al vaglio del governo facenti parte degli interventi a sostegno del settore e che entreranno nel prossimo decreto di maggio, in via di emanazione.
Questa situazione di ‘lockdown’, ha sottolineato Martella, ha sicuramente avuto delle conseguenze nelle mercato pubblicitario. “In parte siamo già intervenuti con il primo decreto Cura Italia, – ha ricordato il sottosegretario – interverremo anche con quello che si sta per varare per fare in modo che ci sia da parte delle imprese un interesse nel fare investimenti nelle pubblicità. Aumenteremo quindi il credito di imposta e la capienza delle risorse per questo provvedimento. E’ un primo passo importante per tentare di organizzare un mercato che si sta riorganizzando”.
“Il decreto è in fase di finalizzazione. – ha specificato Martella – La percentuale di questo credito di imposta attualmente è al 30%, ma mi auguro possa arrivare fino al 50% ed è un differenziale consistente per chi investe in pubblicità”
L’intervento governativo (che – sottolineiamo – dovrebbe far parte di una manovra finanziaria di 55milioni di euro), però, non si fermerà qui:
“Faremo anche interventi nel digitale per sostenere l`offerta formativa online, interventi a favore delle edicole, altri per l`acquisto della carta. – ha proseguito il responsabile Editoria – Faremo una variegata serie di interventi che risponde a questo momento di emergenza e che poi continueranno”.
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Rivolgendosi direttamente ai giornalisti radiofonici, Martella ha riconosciuto: “La radio è un patrimonio straordinario tra i media e in questo periodo è forse tra quelli che ha sofferto di più ma io ritengo che l’editoria, la stampa, l’informazione abbiano un ruolo fondamentale nella società contemporanea come presidio della democrazia e ritengo si tratti di fare quanto più possibile perché questo settore possa essere sostenuto. Durante l’emergenza coronavirus ha dato una prova di sé straordinaria con una informazione puntuale e affidabile che ha aiutato molti cittadini”.
“La mia sensibilità verso questo settore e quella dell`intero Governo sarà costante. – ha concluso Martella – Questo entrerà nel decreto che credo verrà varato nel corso della settimana”,
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